Genova

la cittą di Genova racconta la sua storia, l'arte, i musei, le chiese e i monumenti, l'acquario, le manifestazioni e gli eventi, la cucina e i vini

Capoluogo di provincia della regione Liguria, Genova è collocata nella parte più interna del golfo omonimo, alle falde dei rilievi appenninici, con uno espansione costiera di circa 35 chilometri. Ha una popolazione di 676.000 abitanti, è il primo porto commerciale d’Italia e un centro attivo di industrie e traffici (costruzioni navali, industria metalmeccanica, acciaierie, depositi raffinerie di oli minerali, industrie alimentari, cementifici, del legno e cartarie).
La parte antica del nucleo urbano, specifico labirinto di fitte e strette vie accostate al vecchio porto, forma un vivo contrasto con la parte moderna, distesa sulle prime pendici collinari. Il rapidissimo aumento topografico degli ultimi decenni ha stabilito la continuità dell’abitato nella fascia costiera a est fino a Nervi e a Ovest oltre Sampierdarena, fino a comprendere i centri industriali di Sestri Ponente e Cornigliano. Dal 1962 Genova è dotato di aeroporto continentale innalzato su una vasta area pianeggiante ottenuta mediante la colmata di un tratto di mare prospiciente Sestri Ponente.

CENNI STORICI
Centro maggiore dei Liguri Genuates, la città si ingrandì come emporio marittimo a partire dal V secolo a. C.
Nel 205 fu demolita dai Cartaginesi per essere stata fedele ai Romani e nel III secolo diventò Municipio e sede vescovile.
Acquistò la massima rilievo come Repubblica marinara nel XIII secolo, dopo aver abbattuto Pisa nel 1284 ed essersi assicurata il predominio sul Tirreno.
Le lotte intestine e la rivalità con Venezia la condussero a stringere alleanze politiche con la Francia, dalla quale venne però occupata nel 1499 e nel 1502. Dal definitivo asservimento la salvò nel 1528 il noto ammiraglio Andrea Doria, che riuscì a restaurare l’indipendenza della Repubblica, che conservò fino al periodo napoleonico, finché nel 1814 fu annessa al Piemonte. Dopo l’incorporazione nel nuovo stato Italiano,nel 1861, la città rafforzò la sua funzione economica, attraverso un rapido progresso commerciale e industriale. Occupata militarmente dai Tedeschi nel 1943, Genova fu la prima città Italiana settentrionale a insorgere contro l’occupazione (24 aprile 1945) e a obbligare la guarnigione tedesca alla resa assoluta prima dell’entrata delle truppe alleate.

ARTE
Da un punto di vista artistico, i periodi più vivi per Genova furono il Medioevo e i secoli XVI e XVII. La città medievale si allarga dal porto verso ponente, sulle colline, fino all’attuale ponte monumentale, per proseguire presso la piazza Fontane Marose e fino alla Lanterna, contenendo nella nuova cinta il Castelletto e le falde montane di Montegalletto.
I quartieri formati da particolari vicoletti, detti “caruggi”, costeggiati da altri edifici, si arricchirono di altri monumenti: dalle chiese di Santa Maria di Castello e di San Donato alla cattedrale; dalla Porta di Sant’Andrea alle case dei Doria, al palazzo San Giorgio.
Nel XVI e XVII secolo l’architettura conobbe a Genova una peculiare fioritura: noti architetti quali G.B. Castello, G. Alessi, G. Ponzello, P.F. Cantone e altri, creò un insieme originalissimo di chiese, ville e soprattutto palazzi principeschi.
Pittura e scultura si aumentarono parallelamente, in funzione sostanzialmente decorativa. Tra i pittori ricordiamo Valerio Castello, Luca Cambiaso, Fiasella, De Ferrari, Piola, Assereto, Carlone, che produssero una vera scuola genovese, con apporti dei celebri pittori fiamminghi Rubens e Van Dynck, che soggiornarono a Genova.
Di seguito, descriviamo i maggiori monumenti e chiese delle città di Genova:

ACQUARIO DÌ GENOVA
È una struttura scenografico, unica in Europa sia per le sue vasche (alcune di esse sono tra le più grandi del mondo), che riproducono il più puntualmente possibile e nel massimo rispetto dell’equilibrio biologico gli habitat oceanici e mediterranei, sia per le soluzioni tecnologiche ed estetiche adottate.
Le sue 48 vasche ospitano oltre 500 specie diverse di animali. L’incontro ravvicinato con il mondo marino e i suoi innumerevoli abitanti, osservati da una prospettiva totalmente nuova (grazie ai due livelli di visione che l’acquario offre: primo il livello dal fondo del mare e secondo il livello a pelo d’acqua) fanno della visita all’acquario di Genova un’esperienza indimenticabile.
Il percorso di visita è aumentato da un breve filmato introduttivo e da rilevanti esposizioni tematiche, a compimento storico, ludico o esplorativo, di questo fantastico viaggio nei mari di tutto il mondo.
Ma l’acquario di Genova non offre solo questo: il parco marino più famoso d’Europa ha altresì una forte valenza educativae che si propone di educare il suo pubblico al rispetto dell’ambiente ed al corretto rapporto con gli animali.
Il dipartimento Didattico dell’acquario infatti ha il compito di garantire che l’affascinante avventura della scoperta del mondo marino sia anche l’occasione per imparare in modo piacevole, ad amare e rispettare la natura.
L’Acquario di Genova è situato nell’area del porto antico, cuore della città, dove periodicamente si svolgono mostre ed eventi di richiamo nazionali.

CATTEDRALE DÌ SAN LORENZO
La costruzione della cattedrale, in stile romanico-gotico, iniziò nel 1118 e continuò per oltre tre secoli.
La facciata, a bande marmoree nere e bianche, è aperta tre portali del XIII secolo conseguiti da maestranze francesi , a cui si devono anche il pannello scolpito della lunetta centrale rappresentante Cristo in Gloria e Martirio di san Lorenzo. Ai lati si ergono due campanili: quello di destra terminato nel 1552 ; l’altro , mozzo, è coronato da una loggetta del 1427.
L’interno della cattedrale è a tre navate, con falsi matronei su colonne che reggono archi a fasce bicolori.
Nella navata sinistra si apre la bella Cappella di san Giovanni Battista, realizzata tra il 1450 e il 1465 da Domenico ed Elia Gagini, con statue di Civitali e Sansovino, e con l’arca marmorea del Battista, opera del XII secolo. A destra della cappella è l’accesso al Museo del Tesore di san Lorenzo, che custodisce pezzi di oreficeria e argenteria di eccezionale importanza artistica e storica, esposti in un ambiente di grande suggestione.

LA CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
Il grandioso edificio cinquecentesca portata alle forme attuali tra il XVI e il XVII secolo.
L’attuale facciata neoclassica con pronao su colonne è del 1843.L’interno, che conserva in parte l’antico splendore barocco, conserva opere artisti della scuola genovese dei seicento: Cambiaso, Ansaldo, Carlone, Strozzi.

CHIESA DÌ SAN DONATO
Chiesa romanica eretta nel XII secolo, con facciata in parte alterata da azioni successive. Originale il portale gotico con finto protiro e bella la torre campanaria ottagonale a bifore, trifore e loggia in alto, impostata sul tiburio.
L’interno, a tre navate, custodisce l’interessante trittico di Joos van Cleve riproducente l’Epifania, opera del 1515.

CHIESA DÌ SANTA MARIA ASSUNTA DÌ CARIGNANO
Grande chiesa rinascimentale costruita su progetto di G.Alessi a partire dal 1552. È sorpassata da un’altra cupola centrale e da quattro cupole minori. La facciata è accompagnata da due campanili. L’interno, a croce greca, conserva pale di pittori del cinquecento e Seicento e, nelle nicchie, grandi statue barocche.

CHIESA DÌ SANTA MARIA DÌ CASTELLO
Di origine paleocristiana, è la chiesa più vecchia di Genova, totalmente riorganizzata nel XII secolo e adornata nel Quattrocento. La facciata e il campanile sono romanici. Nell’interno, a tre navate, si possono osservare i dipinti di D. Piola, dell’Ansaldo, di G. Masone. e di P.F. Sacchi. Dalla sacrestia si entra al Museo di Santa Maria di Castello, che raccoglie dipinti, affreschi e sculture del XV secolo.
Vicino alla chiesa si segnala il convento domenicano con due chiostri quattrocenteschi e un terzo del XVI secolo. A breve distanza si erge la Torre degli Embriachi, costruita nel XII.

GALLERIA DI PALAZZO BIANCO
Al numero 11 dell’affascinante via Garibaldi, tracciata nel XVI secolo e fiancheggiata da rilevanti edifici cinque-seicenteschi, è posto Palazzo Bianco, edificato nel 1548 ma modificato totalmente nel XVIII secolo.
Attualmente è sede della Galleria di Palazzo Bianco, una delle più rilevanti raccolte d’arte della città, con uno dei pinti italiani (Caravaggio, Filippino Lippi, Morazzone, Procaccini), fiamminghi (Memling, Matsys, David, van Dyck, Rubens) e spagnoli (Murillo,Zurbaran). Vasta è la rassegna della pittura genovese fra il Cinquecento e il settecento: Cambiaso, Strozzi, Assereto, Castiglione.

GALLERIA DI PALAZZO ROSSO
Il barocco palazzo Rosso, collocato al n.18 di via Garibaldi, fu edificato nel 1677 con due ordini di Logge, sul cortile interno. Nelle sue sale è sistemata la Galleria di Palazzo Rosso che conserva gli affreschi dei maggiori pittori del seicento ligure (Piola, Guidobono, De Ferrari), sculture, mobili, specchiere, porcellane e una quadreria che contiene opere di Veronese, Guercino, Reni, Preti, Rubens, Van Dyck, Rigaud. Inoltre collezioni di ceramiche liguri e di statuette da presepio.
Il palazzo accoglie anche un Gabinetto Disegni e Stampe, una Biblioteca concentrata sulla storia dell’arte e un archivio fotografico.

MUSEO DELL’ACCADEMIA LINGUISTICA DI BELLE ARTI
LA fondazione dell’accademia Linguistica di belle Arti risale al 1751. Inizialmente istituita come scuola di scultura e pittura, l’Accademia ha nel tempo allargato le sue funzioni culturali, in primo luogo preparando, col suo ricco patrimonio di opere d’arte, un rilevante museo.
Esso presenta prevalentemente, nelle sale del piano nobile dell’ottocentesco Palazzo dell’Accademia, opere di pittura Ligure del XIV al XIX secolo, ma non mancano dipinti significativi di altre scuole, quasi sempre di mano artisti che hanno avuto contatti determinanti con la cultura artistica in Liguria e talvolta ne hanno influenzato il corso.

Numerosi capolavori della pittura del seicento genovese sono presenti nella raccolta. Anche da essi è partita in tempi recenti quella rilettura critica che ha consentito di collocare la pittura genovese del secolo tra le espressioni storicamente più importanti dell’epoca in Italia. Interessanti affermazioni dell’arte tra il XIV e il XVI secolo sono raffigurate da dipinti su tavola raccolti in una sala dotata di moderni sistemi di climatizzazione.
Dipinti del XVIII e XIX secolo permettono inoltre di apprezzare la continuità di quell’ambiente culturale al quale l’Accademia stessa sin dalla sua fondazione, nel suo porsi come centro didattico e di attiva elaborazione artistica, ha dato un essenziale contributo.

MUSEO DÌ ARCHEOLOGIA LIGURE – VILLA PALLAVICINI
L’edificio, situato in uno dei più celebri giardini storici genovesi, accoglie reperti preistorici provenienti da varie grotte liguri (Balzi Rossi, Arene Candide, Pollera), i corredi della necropoli preromana di Genova, oggetti rinvenuti negli scavi di città romane della Liguria e la collezione di antichità del principe Oddone di Savoia.

MUSEO DÌ ARCHITETTURA E SCULTURA LIGURE DÌ SANT’AGOSTINO
I chiostri ristrutturati di un convento (Piazza Sarzano, 5) ospitano, illustrandone l’originaria collocazione, frammenti architettonici, sculture e affreschi staccati. Opere dei Gaggini, di Giovanni Pisano, Pierre Puget, Filippo Parodi, Francesco Schiaffino, Antonio Canova, Luca Cambiaso, Valerio Castello, Domenico Piola.

MUSEO DÌ ARTE CONTEMPORANEA DÌ VILLA CROCE
Villa Croce, situata in via Jacopo Ruffini 3, ospita mostre temporanee e un’importante collezione d’arte astratta e straniera dal 1930 al 1980, la collezione Cernuschi Ghiringhelli, con opere di Licini, Magnelli, Munari, Fontana, Manzoni, Melotti. Si possono ammirare sculture di artisti genovesi e liguri e la donazione Sandro Cherchi.

MUSEO DI ARTE ORIENTALE “E. CHIOSSONE”
Ai margini del parco pubblico Villetta Di Negro, una moderna villa ospita il museo E. Chiossone, importante raccolta di arte orientale formata dalla collezione del pittore Edoardo Chiossone raccolta durante la sua permanenza a Tokio.
Si possono osservare migliaia di pezzi giapponesi di diverse età: pitture dall’XI al XIX secolo, armi, armature, ceramiche, maschere teatrali, lacche.
La raccolta di stampe comprende oltre 3000 esemplari dal XVIII al XIX secolo. Interessante anche la collezione di grandi sculture del Giappone, della Cina e del Siam.

MUSEO DÌ STORIA NATURALE “G. DORIA”
Il museo ha sede in un edificio situato in via Brigata Liguria 9. In ventiquattro grandi sale, molte delle quali ristrutturate di recente, sono esposte prestigiose collezioni zoologiche provenienti da ogni parte del mondo. Interessanti che e botaniche. Sono presenti inoltre una videoteca, una diapoteca, una biblioteca e un centro didattico con laboratorio.

MUSEO NAVALE
Il museo è ospitato in una villa appartenuta al banchiere Andrea Doria , notevole per l’architettura e le decorazioni affrescate, situata in Piazza C. Bonavino, 7. Strumenti nautici, carte, modelli d’epoca e armature documentano le tradizioni marinare della Repubblica genovese e quattro secoli di storia navale.

PALAZZO DORIA (O DEL PRINCIPE)
Splendida residenza del ammiraglio Andrea Doria, eretta tra il 1529 e il 1547. L’elegante loggiato orientato il mare l’ampio giardino abbellito di fontane probabilmente sono opera del Montorsoli. Alla fine del XVI secolo furono aggiunte due logge ad arcate che ornano la lunga fronte sulla via di San Benedetto. Nelle sale interne si mantengono affreschi cinquecenteschi di Perin del Vaga.

PALAZZO DUCALE
Il palazzo, sede per secoli del governo della Repubblica e fulcro urbanistico del centro storico cittadino, è stato modificato dal restauro del 1992, nel più grande centro culturale polivalente d’Italia, in cui scorgono spazi espositivi, biblioteche, archivi, spazi commerciali e sale congressi. Ha ospitato dalla riapertura, convegni, seminari, scientifiche e presentazioni letterarie, trasmissioni televisive, serate di gala, spettacoli teatrali e musicali spesso si sono tenuti simultaneamente alle esposizioni.
In relazioni alle manifestazioni culturali ed in particolare a quelle espositive si è irrobustita un intensa attività didattica che ha concesso un diretto ed attivo coinvolgimento degli studenti nella vita culturale di Palazzo Ducale e della città.

PALAZZO REALE
Al numero 10 dell’elegante via Balbi, tracciata nel XVII secolo e fiancheggiata da nobili edifici, è situato il palazzo Reale, costruito nel XVII secolo e completato nel 1705, con il bel giardino pensile prospiciente il porto e lo scenografico scalone di C. Fontana. Nell’interno le sale offrono un esempio dello splendore decorativo dell’epoca barocca. Al piano nobile si trova la Galleria d’Arte, che raccoglie sculture barocche, arazzi, ceramiche orientali e dipinti del Tintoretto, di Bassano, van Dyk, di scuola genovese (Strozzi, Grechetto) e bolognese (Reni, Guercino).

PALAZZO SAN GIORGIO
Il palazzo, che si affaccia su piazza Caricamento, è di origine tardo medievale, ma fu ristrutturato in epoca rinascimentale, nel 1571, e in seguito restaurato. Fu sede del famoso Banco di san Giorgio.

PIAZZA DE FERRARI
La vasta piazza, al centro della città, è ornata da una grandiosa piazza moderna ed è circondata da imponenti palazzi, tra i quali il Teatro comunale dell’Opera, dalla facciata neoclassica, e il palazzo dell’Accademia linguistica di Belle Arti, che ospita una pinacoteca con opere di scuola genovese del XVI e XVII secolo.

PIAZZA SAN MATTEO
Di origine medievale, è una delle piazze più suggestive del centro storico di Genova. È circondata dalle belle case di Doria costruite tra il XIII e il XV secolo, e dalla chiesa di san Matteo, una costruzione romanica-gotica con la facciata a bande bianche e nere, ornata da un ampio rosone e da un antico mosaico.
L’interno ha una ricca decorazione cinquecentesca sovrapposta alla struttura gotica. Nella cripta si trova la tomba del noto ammiraglio Andrea Doria, e nell’abside una Pietà, realizzate entrambe dal Motorsoli nel XVI secolo. A sinistra della chiesa si apre un bel chiostro trecentesco a colonnine binate e ad archi ogivali.

RACCOLTE FRUGONE – VILLE GRIMALDI FASSIO
Immersa in un lussureggiante parco arricchito da uno splendido rosone, la villa settecentesca conserva due importanti collezioni di arte otto novecentesca. Tra gli artisti italiani e stranieri rappresentati, spiccano Bistolfi, Boldini, Cremona, De Nittis, Fattori, Fontanesi;Favretto, Mancini, Messina, Michetti,Miller,Rubino,Segantini,Signorini,Sorolla Y Bastida, Trentacoste e Troubetzkoy.



COME ARRIVARE A GENOVA

IN AUTO
Autostrada A10 (E80) Ventimiglia – Genova
Autostrada A12 (E80) Livorno – Genova
Autostrada A7 (E25)Milano – Genova
Autostrada A26 Alessandria – Genova

IN TRENO
Le comunicazioni ferroviarie seguono il disegno dei maggiori autostrade. La linea Ventimiglia – La Spezia raccoglie passeggeri dell’Italia settentrionale, da Savona su Torino e Genova, Milano su Genova, Parma su La Spezia, e si incastra alla direttrice tirrenica per Roma, Napoli e il Meridione. La Liguria è servita dalle principali linee sui percorsi internazionali da Nizza, dal Moncenisio, dal Gottardo, dalla Germania, Dall’Austria e dalla Slovenia. I collegamenti sono assicurati dai convogli TEE, I.C, E.C. e da convergenza con comodi orari per tutte le provenienze.

IN AEREO
L’aeroporto internazionale di Genova Sestri, “Cristoforo Colombo”, è innalzato sull’area risultante da una colmata marina, con una pista di 2 chilometri e mezzo e con efficienti servizi di controllo di volo e a terra.
L’aeroporto di genovese, sempre aperto, ha la tipica caratteristica della centralità, in quanto dista solo sei chilometri dal centro cittadino. I servizi regolari di linea comprendono contatti con le principali città europee e coi maggiori scali italiani.

IN NAVE
Il porto di Genova è il più rilevante capolinea marittimo mediterraneo e transoceanico per merci e passeggeri. A Genova si giunge dai porti dell’Europa e del Levante, dalle Americhe. Dall’Africa e dagli altri continenti. Sono assicurati ripetuti collegamenti sulle rotte mediterranee e nazionali anche con navi traghetto per il trasporto di auto (Sardegna, Corsica e Sicilia).
Linee regolari fanno ai porti di La Spezia, Imperia ed Savona ed i porti turistici minori concedono l’attracco alle imbarcazioni da diporto di ogni tonnellaggio, con buoni impianti e servizi. In questi ultimi anni è stata riconosciuta la vacanza con la nave e, con l’immissione di nuove e moderne unità, è stato dato un attivo impulso all’attività crocieristica in partenza dal porto di Genova.

COME MUOVERSI IN CITTÀ
Il modo migliore per visitare il centro antico è quello di spostarsi a piedi. Per chi arriva in auto, la zona di accesso suggerita è quella di piazza Sarzano (parcheggio a pagamento in piazza Carignano) o di Porta Soprana-Casa di Colombo. Chi arriva in treno arriverà agevolmente, dalla stazione di Porta Principe, la zona di via Prè, mentre per chi giungesse via mare, ad esempio da una crociera, potrà afferrare un autobus fino a Caricamento per poi trasmettere a piedi nel dedalo dei “caruggi”, i caratteristici vicoletti genovesi accompagnati da alti edifici e da rilevanti monumenti. A chi si perde sarà sufficiente seguire un percorso in discesa per arrivare al mare.

SHOPPING E MERCANTI

Se passeggiamo per le vie del centro a tarda mattinata o a metà pomeriggio possiamo raccogliere la reale entità della vita quotidiana di Genova e dei genovesi: c’è il via vai di chi corre da un negozio all’altro, gli intensi profumi dei bar-ristoro, delle drogherie e dei caffè. Ogni angolo della città offre validi spunti per fare shopping di ogni tipo.
In via San Bernardo c’è una bottega di quelle che ormai non esistono più: è l’antica drogheria Torielli dalla storica insegna. Vi si trova di tutto, dai pistacchi di Aleppo, ai tè aromatici, alle nocciole tostate in casa.

Sottoripa ha mantenuto l’atmosfera di un antico bazar di altri tempi in cui, a pochi metri dalla strada porticata, attraccavano navi cariche di ogni tipo di merce. Cosi anche oggi, non distante dall’area del porto Antico, si può entrare nei particolari negozietti per acquistare generi alimentari provenienti da ogni parte del mondo: pinne di pescecane, uova d’anatra imperiale, vino dalla Cina e abalone, olive Kalamata e ouzo dalla Grecia, riso profumato dalla Tailandia.
Un grande mercato coperto, affacciato sulla centralissima via XX settembre, è il “Mercato Orientale” che deve il suo nome, non a proposte esotiche, ma alla sua posizione rispetto al centro storico.

La tradizione dolciaria genovese si sostanzia in un ghiotto itinerario che ci porta a gustare i cioccolatini dell’antico officina Viganotti di Vico Castagna, la frutta candita e i quaresimali di Romanengo in via Soziglia, il pandolce di Profumo in via del Portello.
Altro angolo particolare della città è proprio sotto il lungomare di corso Italia: qui ci sono ristorantini di pesce, un’antica focacceria e una gelateria dove si organizza una pànera (semifreddo al caffè con panna) seriamente speciale.
Nella elegante via Roma scopriamo l’antico negozio di Finollo dove si possono comperare pregiate cravatte in stile liberty e ceramiche. Concludiamo la nostra breve giro per lo shopping in piazza delle Erbe. Qui si trova una libreria antiquaria dove si possono comperare rari stampe e volumi antiche. Di fronte alla libreria c’è il famoso Bar Berto (fondato 1906), tutto foderato in ceramiche di Albisola.

LA CUCINA
L’autentica cucina tradizionale di una regione o di una città, sempre strettamente legata alle risorse naturali, rappresenta una testimonianza concreta del passato e permette di rivivere usanze radicate nel tempo.
La Liguria, regione povera dal punto di vista agricolo, specialmente nelle zone dell’entroterra si è mantenuta chiusa agli influssi esterni, conservando intatto il patrimonio della cultura contadini; Genova poi, come Repubblica, ha goduto a lungo di indipendenza politica. Tutti questi elementi si leggono chiaramente nella tradizione culinaria ligure e genovese in cui mancano quelle sontuose contaminazioni tipiche della cucina tipiche delle altre città italiane che anche a tavola hanno risentito delle dominazioni straniere.

La cucina genovese presenta, inoltre, una certa sobrietà che non è affatto mancanza di fantasia, come denotano l’uso inventivo di erbe aromatiche e addirittura selvatiche e l’accostamento dei sapori, ma piuttosto specchio di uno stile di vita. Non stonano neppure gli apporti, facilmente spiegabili, di origine orientale. A questi influssi si devono alcuni piatti, come lo “scucuzzù” , minestra di pasta lavorata irregolarmente a forma di chicchi di grandine che anche nel nome si ricollega al cuscus, e gli stessi ravioli.

Non deve stupire la scarsità di piatti a base di pesce fresco, poiché i liguri sono sempre stati grandi commercianti e navigatori, ma scadenti pescatori e il mare Ligure, del resto per le qualità dei suoi fondali, non offre molte mezzi, esistono, però, alcune antiche ricette in cui guida il pesce conservato : la “capponada” dei marinai (acciughe salate condite su una base di galletta) di cui il “cappon magro”, base di pesce fresco e verdure in salsa verde, è una enorme e complessa riedizione.
Le caratteristiche della terra ligure si rinviano anche nel numero ristretto di piatti a base di carne, va ricordata in caratteristico la “cima” ripiena, tasca di carne farcita con animelle, vitello, cervella, verdure e aromi, uova, cotta in brodo e raffreddata sotto peso. Carne di vitello, aromi e verdure entrano anche nel ripieno dei ravioli.

Nell’entroterra, la cucina valorizza conigli e polli, mentre sono ancora numerose tripperie che forniscono l’ingredienti per alcuni piatti di antica memoria, come la “sbira”, una zuppa di trippa condita con aromi e salsa di pomodori che si diversifica dall’analoga organizzazione toscana per la presenza di patate a pezzi.
Infine vanno ancora ricordati i “berodi" (sanguinacci), salsicce di sangue di maiale, inevitabili sulla tavola natalizia, e i salami di sant’Olcese.
Numerosi sono i piatti di cui le verdure rappresentano l’ingrediente principale; melanzane, zucchine e cipolle vengono riempite e quindi cotte in forno o fritte o in umido.
La celebre “torta Pasqualina”, gonfia per le molteplici sfoglie lavorate con tecnica specifica è a base di bietole, cagliata e uova; le erbe aromatiche tengono particolare importanza in questa cucina che evita sughi e salse elaborati: vi si trovano l’origano, l’aglio, il prezzemolo, la maggiorana e particolarmente il basilico.
Il famoso “pesto” si prepara appunto battendo nel mortaio di marmo foglie di basilico, pecorino e aglio, insaporendo alla fine con olio di oliva. Molti piatti della cucina antica sono quasi scomparsi dall’uso, altri invece fanno ancora parte delle abitudini quotidiani e sono reperibili ovunque.
Nelle friggitorie caratteristiche, insieme a fritti di baccalà e di pesce azzurro, si possono trovare la “farinata” (farina di ceci mescolata con acqua e cotta in forno a legna negli appositi tegami), i “cuculli” (frittelle di farina di ceci) e i “frisse”, frittelle rotonde e leggere di verdure.

Tra i dessert risalta il “pandolce” presente a Natale su ogni tavola ma non vanno scordati i “canestrelli”, specializzazione dell’entroterra genovese, e la “panera”, semifreddo di caffè e panna.

I vini genovesi celebrano una tradizione molto antica: già la tavola di Valpolcevera, il più antico testimonianza della storia di Genova, fa accenno dei vini prodotti in quella zona; nell’alto Medioevo la collina di Carignano era agiata di vigne, come altre campagne da Quarto e Rivarolo.

Oggi sopravvive, soltanto il “Coronata”, un bianco dal retrogusto tipico di zolfo. Alcuni dei vini prodotti nella regione beneficiano di ampia rinomanza: celebri sono il “Bianco secco” delle Cinque Terre e lo “Sciacchetrà”, della Riviera del Levante, oltre al “Pigato”, il “Veermentino” e il “Rossese di Dolceacqua” della Riviera di Ponente .
I vini liguri però sono di produzione limitata ed è sempre più complicati trovarli genuini. A Genova quindi, si bevono principalmente il “Bianco di Gavi”, prodotto in Piemonte nella zona di confine con la Liguria e i rossi “Barbera” e “Dolcetto” .

TEATRI

Teatro di

Carlo Felice

, Galleria cardinal Siri 6

 

Teatro di

Genova

, via Bacigalupo 2

 

Teatro

della Tosse

, piazza Negri 4

 

Teatro

dell’archivolto

, piazza Soziglia 12/10

 

Teatro

Garage

, via Paggi 43b

 

Teatro

del Piccione

, Piazza Paolo da Novi 10/10

 

Teatro

Ateneo

, via dei Conservatori del Mare 13/13a

 

 

 

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