Verona

la cittą di Verona racconta la sua storia, l'arte, i musei, le chiese e i monumenti, le manifestazioni e gli eventi, la cucina e i vini

Città del veneto occidentale, capoluogo della provincia omonima, Verona è posta sulle due rive dell’Adige, tra la pianura e le ultime diramazioni dei monti Lessini.
Nodo stradale e ferroviario di prima rilievo per le comunicazioni con la Germania e l’Austria, è attivo centro commerciale dei derrate agricoli della regione e sede di aziende cartarie, metal meccaniche, grafico-editoriali, cartotecniche, conciarie, chimico-farmaceutiche, calzaturiere, del legno e dell’abbigliamento.
La parte più antica della città è incastrata nel largo meandro dell’Adige, mentre intorno al centro storico, che in più punti è evidente la sua origine romana, sorgono le propaggini urbane più recenti.

CENNI STORICI
Verona sorse in epoca preistorica, forse presso l’attuale Ponte Pietra, ed ebbe grande rilievo in età romana, divenendo Municipio nel 49 a.C. Situata allo sbocco della Val d’Adige nella Pianura Padana, all’incrocio della via Augusta con la via Gallica e la via Postumia, fu un ragguardevole centro commerciale e strategico ed ebbe una grande crescita culturale e artistico. Divenuta cristiana nel IV secolo fu in seguito ducato di Longobardo e sede di Pipino re d’Italia nell’impero Carolingio.
Nell’XI secolo fu unita alla Marca di Baviera e nel 1136 diventò libero comune. Il volto della città, che era rimasto fondamentalmente invariato dall’epoca romana, cominciò a cambiare, incrementandosi di nuove costruzioni religiose e civili. Dal 1277 si affermò la Signoria degli Scaligeri e Verona, nell’arco di un secolo, divenne l’importante capitale di uno stato che all’apice della potenza si estendeva su gran parte del Veneto e su vaste zone dell’Emilia e della Toscana.
La città murata arrivò in questo periodo un’estensione che non fu sorpassata fino all’inizio del nostro secolo. Caduta la Signoria nel 1387, dopo una breve soggezione ai Visconti ed ai Carraresi, Verona nel 1405 si assegnò spontaneamente alla Repubblica di Venezia, che mantenne il dominio sulla città e sul territorio fino all’invasione francese.
Con la serenissima Verona diventò un vivace centro artistico e culturale, grazie all’attività di architetti come fra’ Giocondo, a cui si deve la loggia del consiglio e soprattutto Michele Sanmicheli, che avvolse la città di fortificazioni e l’abbellì di palazzi, e grazie a una scuola di pitture che fra i molti artisti annoverava due supremi: il Pisanello e il Veronese.
Nel 1796 Verona fu invasa dalle truppe napoleoniche; nel 1814 fu unita all’impero asburgico e dal 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.
La città conserva una grande quantità di monumenti degni di nota. Di seguito ve ne indichiamo e descriviamo i principali:

ARCHE SCALIGERE
Nella piccola piazza che si apre a destra del palazzo degli Scaligeri, in prossimità della chiesa romanica di Santa Maria Antica, del XII secolo, si ergono le Arche Scaligere, monumentali tombe degli Scaligeri, signori di Verona dal 1260 al 1387.
I monumenti funebri più rilevanti sono quello di Cangrande, sopra l’ingresso della chiesa, quello di Mastino II, a sinistra, e quello, un po’ arretrato, di Cangrande è conservato oggi in Castelvecchio.

ARENA
Innalzato nel I secolo d. C., è uno dei più importanti e meglio conservati anfiteatri romani. È chiamato Arena dal nome latino della sabbia che rivestiva la platea dove si svolgevano gli spettacoli.
Ha un’area ellittica con assi che misurano 74 x 44 metri all’interno e 152 x 123 all’esterno.
La gradinata, detta cavea, è formata da 44 gradini ed è capace di accogliere 22 mila spettatori.
Dal 1913 ospita, nei mesi estivi, la celebre stagione lirica veronese.

BASILICA DI SANTA ANASTASIA
La grande chiesa gotica, eretta dai Domenicani tra il 1290 e il 1481, è una delle più importanti espressione del gotico veneto.
La facciata, incompiuta, è abbellita da un bel portale trecentesco con profonda strombatura decorata da fasci di pilastrini in marmo variegato.
L’interno, a tre navate, conserva numerose opere d’arte, specialmente di opere medievale.
La prima cappella a sinistra dell’abside, della famiglia Cavalli, è decorata da un affresco di Altichiero, capolavoro del gotico cavalleresco (1380). Nella cappella Giusti, il cui ingresso è nel transetto, è conservato uno dei più celebri affreschi del Pisanello, San Giorgio che libera la principessa (1436-1438).

BIBLIOTECA CAPITOLARE
La biblioteca, situata in Piazza Duomo 13, possiede il patrimonio più rilevante per antichità in Europa e copre più di mille anni di storia culturale veronese, fin dalla fondazione dello “scriptorium” della Cattedrale, nel 517. Custodisce circa 1500 manoscritti, incunaboli, codici miniati, pergamene, miniature e legature di pregio, opere musicali anteriori al 1630.
Di grande pregio l’”Evangelarium Purpureum” del V secolo, “De civitate Dei” di Sant’Agostino, la collezione di libri corali della cattedrale e una rara pubblicazione quattrocentesca della “Divina Commedia”.

CASA DI GIULIETTA
Al termine di via Mazzini si apre a destra via Cappello dove, al n. 23, si trova la casa di Giulietta. L’edificio originario del 1200, più volte ristrutturato, custodisce il mito dei due infelici amanti, immortalati da Shakespeare. La casa della famiglia Capuleti con il celebre balcone, simbolo dell’amore, è meta di visitatori da ogni parte del mondo.

CASTELVECCHIO
È il principale monumento dell’architettura civile medievale di Verona, fatto erigere dagli Scaligeri verso la metà del XIV secolo, quando cominciarono a dubitare della fedeltà della città.
La sua storia attraverso i secoli documenta tutte le vicissitudini di Verona: Signoria Scaligera, breve periodo Visconteo, dominazione Veneziana, napoleonica e austriaca fino al Regno d’Italia.
Castelvecchio, costruito da Cangrande II, fu dimora, deposito di munizioni, collegio militare, caserma, fino a quando divenne, nel 1925, sede del Museo Civico d’Arte.

Attualmente custodisce dipinti veneti e sculture dal XIV al XVII secolo, tra cui opere di Pisanello, Veronese, Tintoretto e Tiziano.
La statua equestre di Cangrande I della Scala, signore di Verona, domina il cortile da una struttura sovrastante
Castelvecchio è unito all’opposto sponda dell’Adige dal possente Ponte Scaligero, eretto originariamente nella prima metà del I secolo d. C. e ripristinato durante la signoria scaligera. Distrutto durante la seconda guerra mondiale, è stato riedificato adoperando in parte i materiali originali.

CHIESA DÌ SAN GIORGIO IN BRAIDA
La chiesa fu edificata tra il 1477 e il 1536, la cupola e l’incompiuto campanile furono aggiunti dal Sanmicheli intorno al 1540, mentre la facciata fu eseguita nel XVII secolo. L’interno, a unica navata, custodisce preziosi dipinti, tra i quali il Battesimo di Gesù, del Tintoretto, sopra il portale, e la grande tela del Veronese raffigurante il martirio di San Giorgio, posta sull’altare maggiore. Davanti alla chiesa si apre la porta di San Giorgio, a tre fornici, opera cinquecentesca del Sanmicheli.

CHIESA DI SAN ZENO MAGGIORE
La chiesa di San Zeno Maggiore, è uno dei capolavori dell’architettura romanica Italiana. Di origine paleocristiana, fu costruita in tre fasi, tra il XII e il XIV secolo, quando fu rifatta l’abside in forme gotiche e sulla navate centrale fu alzato un soffitto ligneo trilobato. La facciata, di colore avorio, è ornato da un grande rosone degli inizi del XIII secolo, ed ha un portale munito di protiro, con rilievi del maestro Nicolò (1138), e una bellissima porta in bronzo del XII secolo, uno dei capolavori della scultura medievale europea.

È composta da 48 formelle in bronzo che raffigurano scene del nuovo e del vecchio testamento ed episodi della vita di San Zeno. All’interno, nella cripta, è custodita il corpo del santo, patrono della città. sull’altare maggiore fu collocato nel 1459 uno stupendo trittico di Andrea Mantegna, raffigurante la Madonna in trono con santi ed angeli.
La predella (il trittico minore sottostante) è una copia di quella originale, sottratta da Napoleone e rimasta in Francia. Splendidi anche il piccolo chiostro attiguo, con arcate a colonne binate, il campanile e la Torre dell’Abbazia.

CHIESA DI SANTA MARIA IN ORGANO
La chiesa, eretta alla fine del quattrocento sui resti di un edificio preromanico, conserva la cripta atre navate del VII – VIII secolo. La facciata di stile gotico, è rivestita nella parte inferiore di un magnifico prospetto marmoreo cinquecentesco del Sanmicheli. Preziosa è anche la decorazione pittorica dell’interno, opera di maestri veneti rinascimentali. Nel coro e in sacrestia si possono ammirare i fini lavori d’intarsio di Fra’ Giovanni da Verona, eseguita tra il 1491 e il 1523.

DUOMO
Costruito nel XII secolo sull’area di una chiesa altomedievale, fu trasformato e ampliato nel corso del XV e XVI secolo.
La facciata fonde armoniosamente caratteri romanici e gotici.
Splendido il portale preceduto da un portico a due ordini con pregevoli sculture e rilievi eseguiti nel XII secolo. L’interno, a struttura gotica, custodisce, fra inestimabili tesori d’arte, una pala del Tiziano, l’Assunta (1535), che si può ammirare nella prima cappella a sinistra.
Adiacente al duomo è il battistero di San Giovanni in Fonte, edificato nel XII secolo, con all’interno un prezioso fonte battesimale di scuola romanica – veronese.

GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Palazzo Forti, reggia di Ezzelino III da Romano nel XIII secolo, accoglie la raccolta civica d’arte moderna e mostre a carattere temporaneo di grande pregio in campo nazionale ed europeo.
Tre i momenti operativi delle mostre: grandi personaggi e temi della storia moderna e contemporanea, giovani talenti e nuove tecniche pittoriche e, infine una perlustrazione periodica tra realtà culturali veronesi.

GIARDINO GIUSTI
Tipico giardino all’italiana, è stato creato nel Quattrocento ma si presenta oggi nella configurazione cinquecentesca.
Progettato intorno al palazzo Giusti, conserva intatte fontane, grotte acustiche, pergole, bossi geometrici e statue mitologiche. Presenta inoltre un piccolo labirinto di difficile tracciato che è tra i più antichi d’Europa. Con il contiguo palazzo cinquecentesco costituisce un insieme urbano di grande interesse e bellezza. In più, dal belvedere si gode un bel panorama sulla città.

MUSEO ARCHEOLOGICO
Il museo ha sede nell’ex convento di San Girolamo, situato sopra il Teatro romano. Custodisce resti romani trovati a Verona e in provincia, pezzi etruschi ed extraveronesi pervenuti da collezioni private, splenditi vetri di corredi tombali, collezioni di vasi greci, terrecotte figurate, lucerne, mobili e mosaici con scene di lotte di gladiatori.

MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
Il museo è ospitato nel cinquecentesco palazzo Pompei, edificio progettato dal sanmicheli.
Sono custoditi più di due milioni di esemplari nelle sezioni di botanica, geologia e paleontologia, preistoria e geologia. Tra le maggiori attrazioni è la “sala dei pesci e piante fossili” di Bolca, che raccoglie esemplari di oltre 50 milioni d’anni fa perfettamente conservati.

PIAZZA BRA
Un tempo campo suburbano (braida), è attualmente il centro di Verona. La piazza, vasta e ariosa e tenuta in parte a giardino, è dominata dalla mole dell’Arena e delimitata a Sud-Est dal neoclassico Palazzo Barbieri, sede del municipio, e a Sud dal secentesco Palazzo della Gran Guardia, edificio barocco un tempo adibito a rassegne militari. Sull’altro lato si estende il Liston, viale dell’ampio marciapiede di marmo rosa, tradizionale passeggiata dei veronesi.

PIAZZA DELLE ERBE
La piazza occupa il sito dell’antico Foro romano ed ospita attualmente un animato mercato.
Al centro si erge la fontana di Madonna Verona, voluta da Cansignorio della Scala. La statua romana che la sovrasta è uno dei simboli della città. sul lato sinistro della piazza, a Sud-Ovest si trova trecentesca Domus Mercatorum, antica sede delle associazioni dei mercanti. Sul lato di fondo, sono situati Palazzi Maffei, fastoso edificio barocco, e la Torre del Gardello, costruita da Cansignorio della Scala nel 1370.
Proseguendo lungo il lato destro della piazza si incontra la medievale Torre dei Lamberti, iniziata nel 1172 ed ulteriormente elevata ed ultimata nel XV secolo. Dalla sommità (83 metri) si gode un’ampia veduta sulla città antica.
La torre è collegata alla Domus Nova (detta anche Palazzo dei Giudici) dall’Arco della Costa. L’ultimo edificio a destra, Casa Mazzanti, è decorata da affreschi cinquecenteschi restaurati di recente.

PIAZZA DEI SIGNORI
Concepita come una scenografia sala all’aperto, fu sede delle pubbliche istituzioni cittadine. È circondata da edifici monumentali e adorna al centro del monumento a Dante (1865). Sul lato destro si erge il Palazzo del comune o della Ragione, costruito nel XII secolo ma ristrutturato nel periodo rinascimentale. All’interno si apre il cortile del Marcato Vecchio, a portico di forme romaniche con trifore in alto e una scala esterna gotica a due rampe.
Sul lato opposto della piazza sorge la loggia del Consiglio, simbolo del primo rinascimento veronese. Eretta tra il 1476 e il 1493, ha il piano inferiore ritmato da una serie di ampie ed armoniose arcate; quello superiore, arricchito da una notevole decorazione, è aperto da eleganti bifore sovrastate da una serie di sculture di Alberto da Milano. Chiude in fondo la piazza il Palazzo degli Scaligeri, costruito alla fine del XIII secolo ma più volte ristrutturato. L’edificio è ora sede della prefettura e della provincia.

PORTA DEI BORSARI
Eretta alla fine del I secolo e detta all’epoca Porta di Giove, rappresentava insieme a Porta dei Leoni, uno dei accessi alla città romana. Le porte romane erano veri e propri edifici con corte centrale, ma della costruzione originaria sopravvive oggi soltanto il rivestimento di una facciata. Il nome della porta è di epoca medievale e deriva dai “bursarii”, addetti alla riscossione delle gabelle per il vescovo.

TEATRO ROMANO
Iniziato nel I secolo a. C., fu innalzato per riproduzioni teatrali e riti. Si scorge sulla riva sinistra dell’Adige, ai piedi del Colle di San Pietro, fra il ponte romano della Pietra e il cancellato ponte Postumio. Rimase sepolto per molti secoli fino a quando nell’Ottocento cominciarono gli scavi per riportare alla luce la struttura sepolta che oggi ospita spettacoli di danza e di prosa a cura dell’Ente comunale Estate Teatrale. È visitabile solo la cavea e parte della scena, in quanto la parte alta delle gradinate non è stata ricostruita.

TOMBA DI GIULIETTA E MUSEO DEGLI AFFRESCHI
La tomba di Giulietta si trova all’interno dell’ex convento di San Francesco al Corso, che fu dei frati Cappuccini nel XIII secolo. È il luogo dove, secondo la tradizione, avvenne il tragico epilogo della vicenda shakespeariana ed è pervaso da un’intensa atmosfera romantica.
Il comune di Verona ha messo a disposizione una sala affrescata per la celebrazione di matrimoni civili, anche di cittadini stranieri, all’insegna di “Verona città dell’amore”.
Il Museo contiene affreschi provenienti dai muri di chiese e palazzi veronesi asportati nell’Ottocento.

COME ARRIVARE A VERONA

IN AUTO
Verona è agevolmente raggiungibile prendendo l’autostrada Serenissima (A4, Milano-Venezia, uscita per il centro storico: Verona sud), o l’autostrada Brennero-Modena (A22, uscita: Verona Nord).
IN TRENO
La stazione ferroviaria maggiore è quella di Verona Porta Nuova, all’incrocio della linea Milano-Venezia con la linea Roma-Brennero. Ci sono treni diretti o Inter-City da tutte le stazioni principali d’Italia del Nord ogni ora circa.
IN AEREO
L’aeroporto Catullo di Verona Villafranca è posto a circa 10 chilometri dal centro cittadino. C’è un servizio navetta da e per l’aeroporto ogni 20 minuti circa. L’Air Terminal è situato davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova.

COME CIRCOLARE A VERONA
IN AUTO
In molte zone del centro la sosta è concessa per un’ora soltanto, con disco orario. L’auto si può posteggiare senza spesa nei parcheggi dello stadio, in via Città di Nimes (stazione Porta Nuova), di Porta Vescovo e del Gasometro.
IN AUTOBUS
Gli autobus urbani sono di colore arancio, è possibile arrivare al lago di Garda e la montagna veronese con gli autobus extraurbani che sono di colore blu. L’autostazione è nel piazzale della stazione Ferroviaria.
IN TAXI
Il servizio radio taxi funziona 24 ore al giorno

SHOPPING
Il centro storico di Verona è ricco di negozi. Piazza Erbe va menzionata per il noto mercato giornaliero, che è diventato uno dei simboli della città, però il mercato più vasto è quello che si tiene presso lo stadio ogni sabato mattina.
Generalmente i negozi sono aperti dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. sono chiusi il Lunedì mattina. Le alimentari chiudono il mercoledì pomeriggio, mentre farmacie, cartolerie e ferramenta sono chiusi il sabato pomeriggio.

Verona produce scarpe e articoli di cuoio per tutto il mondo; vasta è quindi la scelta che offre ai suoi turisti. Si acquistano dovunque, nei negozi del centro come nei grandi magazzini o direttamente nelle fabbriche. Ampia è anche la scelta dell’abbigliamento, dalle boutique raffinate del centro storico, ai negozi tradizionali, agli “spacci” dove le industrie offrono direttamente ai consumatori le loro collezioni.

L’area sud di Verona (Basso veronese), compresa nel triangolo Verona-Nogara-Cerea, costituisce la maggiore concentrazione Italiana di produzione di mobili in stile. Riproduzione artistiche di mobili antichi, Italiani ed europei, dal Quattrocento all’Ottocento.
I “maestri del marmo” veronesi propongono nei loro laboratori, concentrati in Valpolicella e Valpantena, veri e propri oggetti d’arte in marmo.
Il mercato dell’antiquariato nel veronese, ha avuto negli ultimi anni un notevole sviluppo, favorito sia dalla grande tradizione artistica veneta che dal collezionismo privato.
I negozi si trovano quasi tutti nella zona del centro storico e occupano in particolare via Sottoriva, corso Sant’Anastasia, via Massalongo, via Duomo e via Ponte Pietra.
Il mercato di Piazza San Zeno è stato chiamato delle 3 A: arte, antiquariato e artigianato.

LA CUCINA
Antica e famosa è la tradizione veronese della buona cucina. Il patriziato locale aveva raggiunto grande fama per lo luminosità dell’ospitalità conviviale per i pranzi che sapeva donare durante i sfarzosi feste. Ora questa tradizione è consegnata alle trattorie e alle osterie della città.
Oggi l’arte di cuochi-artisti capaci di creare o completare, preparare e personalizzare con un tocco di elegante buon gusto, ricette segrete o già famose.

I piatti tipici sono: il manzo bollito con la “pearà” (preparata), ovvero salsa pepata al formaggio; il risotto “alla pilota” con carne di maiale; gli gnocchi al burro, le “paparele” (tagliatelle) con piselli o fagioli; i “bigoli” (spaghetti) con le sardine e la “pastissada de caval” stufato di carne equina. Ottimi i pesci derivati dal Garda e il salame all’aglio. I petti di pollo al prosciutto sono la rimaneggiamento di un’antica ricetta scaligera.

Tra i dolci veronesi risalta il noto pandoro, oggi dolce nazionale insieme al Panettone, grazie alle grandi firme come Bauli, Paluani e Melegatti seguiti da tante altre aziende di medie e piccole dimensioni. Meno noti i “natalini” e la “brassadella” pasquale.

Tra i

vini

la Volpolicella, la Valpantena, il Bardolino, l’Amarone, il Soave, il Bianco di Custoza, il Lugana, il bianco e il rosso Valdadige, il Valdadige Schiava, il Valdadige Pinot Grigio, il Toscai di San Martino della Battaglia, il Lessini Durello e il vino da dessert Recioto.

 

I vini veronesi sono al primo posto nell’esportazione nazionale dei vini D.O.C. (più di un milione di ettolitri).

 

 

 

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