Roma

La città di Roma racconta la sua storia, l'arte, i musei, le chiese e i monumenti, le manifestazioni e gli eventi, la cucina e i vini

Capitale d’Italia, Roma, si erge sulle rive del Tevere, a quasi 25 km dalla sbocco maggiore del mar Tirreno. È collocata al centro della pianura ondulata, la campagna romana, nel punto in cui si riduce, da un lato tra le colline di Monte Mario, di Monteverde e del Gianicolo, dall’altro tra le alture rappresentate dai prodotti derivati dai vulcani laziali e noti come i “sette colli”.
Cuore della civiltà occidentale e del cattolicesimo definita “città eterna”, “Caput Mundi” e “Urbe”, ossia città per eccellenza è attualmente del capo dello stato, del parlamento, del governo, dei massimi organi giudiziari, di organismi internazionali e centro della vita artistica e culturale italiana.
Nel suo territorio comunale è compreso pure lo stato della città del vaticano. Questa sua funzione primaria del campo politico e religioso, ne caratterizza anche la vita economica, che è particolarmente sviluppata nel settore terziario e alimentare dall’imponente flusso turistico internazionale.

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CENNI STORICI
Roma fu edificata sui colli che dominano una strettoia nella Valle del Tevere dove più facile era il guado per la presenza di un’isola (isola Tiberina). La posizione geografica era favorevole perché il fiume permetteva facili comunicazioni col mare e, attraverso la sua valle e quella dell’Aniene, con l’interno della penisola. Il nucleo urbano si sviluppò dapprima sul Palatino, che si ergeva sulle modeste paludi del fondovalle, poi si estese sul Campidoglio occupando anche la valle interna che, risanata, ospitò i mercati (foro romano). La città in seguito si impadronì le vette larghe e spianate degli altri colli (Viminale, Quirinale, Celio, Esquilino, Aventino), prima senza ordine, poi, sotto Augusto, secondo un piano regolatore, che subì forti modifiche dopo l’incendio del 64 D. C., sotto Nerone. Roma venne riedificata con strade più larghe, edifici più compatti (in muratura) e con maggior abbondanza di Fontane. Dopo la caduta dell’impero, distrutta più volte dai barbari, ebbe un lungo periodo di crisi in cui subì distruzioni e fu colpita da pestilenze ed altre calamità che portarono al suo spopolamento. La decadenza economica e demografica continuò per tutto il medioevo, fino al rinascimento, quando il papa Martino V e i suoi successori ne iniziarono la ricostruzione con grande magnificenza architettonica.
Il piano regolatore di Sisto V (1585), che contemplava una serie di arterie rettilinee, irradiatasi dalla basilica di Santa Maria Maggiore, anche se non fu pienamente realizzata, è ancora alla base della rete stradale centrale. Dal 1700, con la crisi del potere temporale, iniziò un lungo periodo di blocco edilizio, ma nel 1870, divenuta Roma capitale del regno d’Italia, l’incremento urbanistico riprese nuova vita: i piani regolatori del 1873 e del 1883 causarono una faticosa sovrapposizione di antico e moderno con la realizzazione di nuovi quartieri a pianta rettangolare inseriti negli spazi ancora liberi tra le maglie della rete stradale rinascimentale.
La crisi edilizia tra il 1885 e il 1895 fu seguito da un periodo di confusione urbanistico. Col piano del 1931 si cercò di rimuovere la concentrazione del traffico nel nucleo centrale e si cercò di sviluppare, con vasti sventramenti, gli aspetti archeologici e artistici della città, introducendoli nell’edilizia moderna. Attualmente all’agglomerato urbano tende ad ingrandire a macchia d’olio, specie verso Nord e verso il mare, saltando i quartieri periferici del centro.
Oltre duemila anni di storia restituiscono il patrimonio architettonico e artistico di Roma tanto ricco da sconcertare il turista. È perciò consigliabile segnare un programma preciso e fissarsi specifici obiettivi, secondo i gusti e il tempo a disposizione.
Vi indichiamo di seguito, i principali monumenti, musei e quartieri cittadini:

ARA PACIS AUGUSTAE (VIA DI RIPETTA)
L’altare della pace Augustea fu costruito, tra il 13 e il 9 a. C., su decreto del senato romano per onorare Augusto e celebrare la pace che seguì alle sue vittorie in Spagna e Gallia. L’altare, in marmo bianco di Carrara, è ornato da eleganti motivi decorativi, con intrecci di fiori e foglie d’acanto, scene storiche e mitologiche: Enea, la nascita di Roma e la celebre corteo cui prende parte l’imperatore con la sua famiglia. Dopo il recupero archeologico, l’Ara fu restaurata con i frammenti originari sparsi nei vari musei e scambiando con riproduzioni in cemento le parti perdute. Infine fu coperta da una costruzione trasparente di copertura.

ARCO DI COSTANTINO (PIAZZA DEL COLOSSEO)
Tra i più arcaici monumenti romani, l’arco di Costantino fu costruito per celebrare la vittoria dell’imperatore su Massenzio, nella battaglia del 312 a Ponte Milvio. Alto quasi 25 metri, è a tre fornici, ornato in gran parte dai fregi derivati da altri edifici. Si usarono i monumenti di Traiano, Marco Aurelio, Adriano, Domiziano e Commodo. Da notare gli bellissimi rilievi sopra la parte centrale dell’arco e gli otto rilievi rettangolari nell’attico.

ARCO DI SETTIMIO SEVERO
Situato all’estremità ovest del foro romano, a destra del lapis Niger, è un grande arco di trionfo costruito nel 203 e dedicato all’imperatore dai due figli, Caracalla e Greta. L’arco è a tre fornici sormontati da un attico decorato da bassorilievi che ricordano le vittorie dell’imperatore contro i Parti, gli Arabi e gli Assiri.

ARCO DI TITO
Collocato al limite est del Foro romano, in fondo alla via sacra, è il più arcaico arco trionfale superstite in città. Edificato ai tempi di Domiziano per rammentare le vittorie di Tito e di suo padre Vespasiano contro i giudei, è coperto di marmo con colonne e rilievi che rappresentano i trionfi di Gerusalemme e l’apoteosi di Tito.

AVENTINO
L’Aventino è uno dei setti colli di Roma e si eleva a sud del colle Palatino. Sulla sommità si trovano le chiese di Santa Sabina, Sant’Alessio e Sant’Anselmo, oltre alla piazza dei Cavalieri di Malta, disegnata da Piranesi nel XVIII secolo e famosa per la spettacolare vista su San Pietro.

BORGO
È il quartiere situato ad est di piazza San Pietro, con edifici medievali e palazzi rinascimentali tra cui il Palazzo Torlonia e Palazzo dei Penitenziari, affacciati sulla via della Conciliazione. Appena fuori si trova l’ospedale di Santo Spirito, costruito nel 1198 per volere di Innocenzo III e restaurato nel XV secolo. All’interno, il cinquecentesco Palazzo del Commendatore, con vasto cortile centrale. A destra si eleva l’antica torre campanaria di Santo Spirito in Sassia.

CAMPIDOGLIO
È uno dei sette colli di Roma, diviso in due alture separate da una piccola valle. La sommità nord, dove oggi erge la chiesa di Santa Maria in Aracoeli, era l’Arx, la roccaforte militare attorniata da rupi irraggiungibili. Qui spuntava anche il tempio di Giunone Moneta presso il quale era stata installata la Zecca. Sulla sommità a sud, si innalzava il tempio di Giove Ottimo Massimo Capitolino. Qui i consoli neo-eletti davano il loro giuramento e i generali vittoriosi donavano doni agli dei.
Dopo un periodo di decadenza nel Medioevo il Campidoglio fu di il centro della vita politica romana con la sede del senato. Nel 1536 Michelangelo fu incaricato di progettare la nuova sistemazione. Oggi il palazzo senatorio è la sede ufficiale del municipio, ma il campidoglio non è più centro politico della città.

CAMPO MARZIO
È una delle zone più piacevoli di Roma, situata tra via del Corso e il Tevere, vicino a Piazza Navona e al Pantheon. Anticamente era il luogo di esercitazioni militari e sportive, oggi è costituito da una rosa di vie e viuzze di palazzi e chiese rinascimentali.

CAPPELLA SISTINA
Celebre in tutto il mondo, particolarmente per gli affreschi di Michelangelo, la Cappella Sistina fu innalzata tra il 1475 e il 1480 da Baccio Pontelli, per volere di Sisto IV. È a pianta rettangolare con volta a botte e piccole volte laterali, ha un pavimento a intarsio policromo, il presbiterio diviso da una transenna ed è aperta da 12 finestre. La decorazione interna fu consegnata a più artisti: Perugino, Botticelli, Rosselli e Ghirlandaio aiutati da Piero di Cosimo, Pinturicchio, Bartolomeo della Gatta e Signorelli. I lavori cominciarono nel 1481 e durarono 2 anni. Nel 1508 Giulio II affidò a Michelangelo l’ornamento della volta che originariamente raffigurava un cielo stellato. Dopo quattro anni di lavoro questa opera fu terminata. La volta è ornata da nove pannelli rettangolari che rappresentano la Genesi, la cacciata dal paradiso e Noè.
Venticinque anni dopo, nel 1533, Michelangelo cominciò a svolgere per il giudizio universale, per incarico di Clemente VII. In meno di un anno e mezzo il capolavoro di 200 metri quadrati, fu terminato. I nudi, per volere di Pio IV, furono coperti con drappeggi dipinti da Daniele da Volterra chiamato per questo “Braghettone”.questo grottesco intervento mutò il senso che Michelangelo aveva voluto dare alla sua opera, per fortuna con l’ultimo restauro, compiuto da poco, i panneggi sono stati levati e i colori e le figure michelangiolesche sono tornate a brillare con tutta la loro forza.

CASTEL SANT’ANGELO (LUNGOTEVERE CASTELLO)
Fatto erigere dall’imperatore Adriano, tra il 130 e il 139, come tomba per sé e la sua famiglia, nel corso dei secoli ha subito parecchie trasformazioni e servì da fortezza, prigione, caserma e museo. Attualmente appare chiuso in un quadrilatero di mura merlate con torrioni angolari denominati S. Matteo, S. Giovanni, San Marco e San Luca. Alla costruzione cilindrica di epoca romana si sono sovrapposti la torre di Benedetto IX, dell’Xi secolo, e gli appartamenti pontifici rinascimentali. In alto, l’Angelo ha sostituito la statua di Adriana.
Il castello venne ristrutturato all’inizio del novecento e nel 1933 fu modificato in un grande museo che si accresce su quattro piani. Lo stile è esattamente militare, ma raccoglie anche dipinti antichi e tappezzerie.

CATACOMBE DI DOMITILLA (VIA DELLE SETTE CHIESE)
Furono costruite per consentire la sepolture di personaggi di rango convertiti al cristianesimo, tra cui Domitilla, appartenente alla gens Flavia, parente di Vespasiano e di Costantino. Fa parte del complesso la basilica del IV secolo dedicata ai martiri Nereo e Achillea. Rimasta sepolta da un terremoto, fu riportata alla luce nel 1874 e ristrutturata. Dalla basilica si arriva alle gallerie delle catacombe, che si estendono su quattro piani per ben 17 km. sono tra le più antiche di Roma e conservano pitture e inscrizioni dell’inizio dell’era cristiana.

CATACOMBE DI PRISCILLA (VIA SALARIA 430)
Lungo la via salaria, una delle più vecchie vie romane che serviva al trasporto del sale dall’Adriatico al Tirreno, si vedono le catacombe di Priscilla, costruite dai cristiani appartenenti a una famiglia senatoriale. Si può visitare il primo dei due piani, quello più antico. Il cubicolo accoglie una delle prime riproduzioni della Madonna con il bambino, del II secolo. Dopo aver oltrepassato le lunghe gallerie, si giunge alla Cappella Greca, cosi detta per le scritte in greco che riproducono i suoi muri. È divisa al centro da un arco affrescato con scene del nuovo e vecchio testamento.

CATACOMBE DI S. CALLISTO (VIA APPIA ANTICA)
Sono le catacombe più rilevanti della città ebbero origine da inumazioni private del II secolo e diventarono il sepolcro ufficiale dei vescovi di Roma nel III secolo.
Si allargano su 4 piani, ma la visita è limitata al secondo. I loculi sono ricavati nella roccia da entrambi i lati del corridoio. Furono anche scavati cubicoli con più inumazioni, per i diversi membri dello stesso nucleo familiare. Attraverso una scala del IV secolo, si arriva la cripta dei papi, uno dei nuclei più antichi, dove sono seppelliti vari pontefici martirizzati, rammentati dalle iscrizioni greche. Nella cripta vicino si trova il sepolcro di Santa Cecilia, torturata all’inizio del III secolo. Le spoglie furono traslocate nella chiesa di santa Cecilia di Trastevere. Il cubicolo è adornato con affreschi conseguiti tra il V e il IX secolo.

CATACOMBE DI SAN SEBASTIANO (VIA APPIA ANTICA)
Le catacombe di San Sebastiano sono le uniche rimaste aperte in ogni età e quindi in un cattivo stato di conservazione. Sono scavate su 4 piani, ma il primo è semidistrutto. La visita inizia al secondo piano, in cui si scorge la cripta di San Sebastiano che conserva un busto del santo assegnato al Bernini. Importanti i resti di un ambiente del III secolo chiamato “Triclia”, dove avenivano i banchetti funebri. I muri sono coperti di graffiti che rappresentano, Pietro e Paolo.
Nei pressi dell’entrata della galleria si trova la chiesa di San Sebastiano fondata nel IV secolo e restaurata nel seicento da Ponzio e Vasanzio. L’interno, a navata unica con tre arcate per lato e soffitto ligneo, conserva una statua del Santo.

CELIO
È il più meridionale dei sette colli di Roma e prende nome da Celio Vibenna, un nobile etrusco che dopo aver aiutato Romolo a sconfiggere il re Sabino Tazio, si è stabilito su questo colle. Vi si trovano le chiese di S. Stefano Rotondo, Santi Giovanni e Paolo e Santa Maria in Domnica.

CIRCO MASSIMO (VIA DEL CIRCO MASSIMO)
Posto nella valle tra il Palatino e l’Aventino, è il circo più grande di Roma, risalente all’epoca dei Tarquini. Accresciuto e restaurato più volte, poteva accogliere oltre 200.000 persone. La pista dove trottavano i cavalli era lunga più di 1 km e nelle arcate erano collocati i taverne e negozi.

CITTÀ DEL VATICANO
Diventato stato sovrano e indipendente dopo i patti Lateranensi del 1929, stipulati tra l’Italia e la Santa Sede, la città del Vaticano si estende su un aria di 44 ettari, sulla riva destra del Tevere, tra le pendici meridionali di Monte Mario e quelle settentrionali del Gianicolo. Comprende la piazza, la basilica di San Pietro e il palazzo del Vaticano. È circondato da un alto recinto e dispone di amministrazione e servizi propri: posta, banca, giornale, stazione radio. Tutto è esente da tasse.

COLONNA DI MARCO AURELIO (PIAZZA COLONNA)
Elevata tra il 180 e il 196 vicino alla piazza attuale, commemora le vittorie dell’imperatore Marco Aurelio sui Sarmati, i Marcomanni e i. Quadi è coclide, con 190 gradini interni, ornata da un fregio a spirale, i cui rilievi, meno eleganti di quelli della colonna traiana, sono in ogni modo di grande efficacia rappresentativa. In cima alla colonna è situata la statua di Marco Aurelio, scambiata nel 1588 da quella di San Paolo.

COLONNA TRAIANA
Elevata nel foro di Traiano nel 113 d. C. è uno dei opere architettoniche più indicativi della Roma Imperiale e custodì per lungo tempo l’urna d’oro con le ceneri dell’imperatore. Alta circa 27 metri, ha attorno al fusto in marmo pario oltre 200 metri di bassorilievi che si riferiscono alle 2 guerre daciche di Traiano. Sono valutati come un capolavoro della scultura di tutti tempi. È probabile che l’autore sia Apollodoro di Damasco, ideatore del Foro. Sulla sommità era collocata la statua dell’imperatore , poi rimpiazzata la statua dell’imperatore con quella di San Pietro. La colonna è coclide, ossia praticabile all’interno attraverso una scala a chiocciola che porta sulla sommità.

COLOSSEO (PIAZZA DEL COLOSSEO)
Iniziato per ordine di Vespasiano nel 72 d. C., sul luogo della Domus Aurea di Nerone, il grande anfiteatro fu terminato dal figlio Tito, 8 anni dopo. Fu chiamato Colosseo per la statua gigantesca di Nerone che era nei pressi e che fu innalzato con l’aiuto di 24 elefanti.
È il più importante opera architettonica di Roma antica: ha forma ellissoidale, con una circonferenza di 527 metri, , i posti a sedere erano 68.000. Il pubblico entrava alla cavea, divisa in 4 piani, attraverso 4 ingressi e 80 arcate, numerate gradualmente. L’ingresso era gratis per tutti, ma il posto era diviso per censo: ai senatori erano conservati i posti vicino all’arena. Nel v secolo l’imperatore Onorio vietò i giochi di gladiatori e in seguito fu di proprietà di ai Frangipane, che ne fecero un castello-fortezza e agli Annibaldi. Nel 1451 il papa fece togliere parte del materiale di realizzazione per la scalinata di San Pietro.Dagli ultimi piani si gode un bel panorama su Roma, in modo particolare sul Foro.

DOMUS AUREA (VIA LABICANA, 136)
Rovina dell’antica residenza di Nerone, costruita dopo l’incendio di Roma nel 64. Alla sua morte i successori smantellarono o interrarono la costruzione, erigendo in quelle aree nuovi edifici. Traiano vi costruì le sue terme e ne fece murare una parte perché servisse da biblioteca.
La casa di Nerone era detta Aurea poiché la sua facciata era in effetti dorata; la planimetria era assai complessa e le decorazioni interne erano di un lusso incredibile. Sono venuti alla luce alcove,cortili, un ninfeo con mosaico raffigurante Polifemo. Belle sale tra cui la sala Ottagonale. Sormontata da una cupola e la sala della Volta Dorata.

ESQUILINO
È una delle colline di Roma costituita da due sommità distinte. Colle Oppio e il Cespio. Sul primo si apre un bel parco ornato da circa 2500 varietà di rose. Da qui si entra alle rovine della Domus Aurea di Nerone. Il Cespio è dominato dalla basilica di Santa Maria Maggiore.

EUR (6 KM A SUD DI ROMA)
Il grande quartiere dell’EUR sorse per ospitare l’esposizione universale di Roma, grandioso progetto voluto da Mussolini. L’apertura del quartiere era prevista per il 1942 ma fu impedita dallo scoppio della guerra. I lavori ripresero dopo il conflitto ma gli ingenti danni resero necessaria una totale ricostruzione. La maggior parte del comprensorio fu destinato al centro residenziale, con palazzi ampi e moderni distribuiti su larghi spazi, cinque parchi principali e caratteristico laghetto artificiale, presso il quale s’innalza il grattacielo dell’ENI. L’edificio più interessante, dal punto di vista architettonico, è il palazzo dello Sport, costruito nel 1960 in occasione delle olimpiadi.

FONTANA DI TREVI (PIAZZA DI TREVI)
È la più importante fontana di Roma.Costruita sul lato del palazzo Poli e nutrita dall’acquedotto dell’Acqua Vergine era al principio di modeste proporzioni. Assunse forme imponenti, 20 metri di larghezza e 26 di altezza, grazie al disegno di Nicola Salvi del 1732. Fu termine nel 1762, ed è uno degli ultimi esempi del barocco romano. È dominata dalla statua di Nettuno, circondata da figure allegoriche e da quattro statua rappresentanti le stagioni. Sotto, due tritoni guidano il carro del Dio del Mare.

FORO DI AUGUSTO (VIA DEI FORI IMPERIALI)
Finanziato dai bottini di guerra, fu eretto dall’imperatore Augusto per commemorare la vittoria di Filippi, del 42 a. c. All’interno, si possono ancora ammirare le tre colonne del tempio di Marte Vetore, vendicatore dell’omicidio. Il senato si riuniva per le dichiarazioni di guerra e per ratificare la pace. Inaugurato nel 2 a.c., simboleggia, con la bellezza delle sue colonne corinzie, gli ideali del periodo augusteo. Sulla sinistra sorge la Casa dei Cavalieri di Rodi. Costruita nel XII secolo e ristrutturata nel XV, presenta tutte le caratteristiche di una dimora rinascimentale, elegamte, con vaste sale, riccamente decorate.

FORO DI CESARE (INGRESSO VIA S: PIETRO IN CARCERE)
Originariamente in forma rettangolare, delimitato da portici, risale al 46 a. c. Sono visibili i resti del tempio di Venere Genetrice, edificato per un voto di cesare alla vigilia della battaglia di Farsalo. Il foro è stato ristrutturato più volte e gli fu costruita accanto la basilica Argentaria, sede dei Banchieri.

FORO DI TRAIANO (INGRESSO DA VIA 4 NOVEMBRE)
Innalzato tra il 107 e il 113, su disegno del celebre scultore Apollodoro di Damasco. Era valutato una delle meraviglie architettoniche del mondo antico, precisamente mantenuto almeno fino al VI secolo. Non è stato riportato alla luce totalmente a causa dei lavori iniziati per ordine di Mussolini nel 1932, quando fu segnata Via dei Fori Imperiali. L’insieme era formato dal Foro, dalla basilica Ulpia, dalla biblioteca Greca, da quella Latina e dalla Colonna Traiana.

FORO DI VESPASIANO O FORO DELLA PACE (VIA DEI FORI IMPERIALI)
Costruito per ordine di Vespasiano tra il 71 e il 75, dopo la guerra contro gli ebrei, comprendeva biblioteche, una grande raccolta di opere d’arte e il tempio della Pace. Sono visibili alcune colonne abbattute, una nicchia e una vasta sala in cui è stata la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, del VI secolo.

FORO ROMANO (VIA DEI FORI IMPERIALI)
Nel X secolo a.c. la zona del foro, collocata tra il palatino e il campidoglio, era una pianura malsana, all’epoca della monarchia la palude fu asciugata e si nominò la zona a sede della vita politica, religiosa e commerciale. In età repubblicana si accrebbe di nuovi e diversi monumenti, ma l’espansione di Roma rese indispensabili nuove zone destinate alle attività pubbliche, cosi all’antico foro romano fu trascurato, seppellito da chiese e fortezze che spuntavano sulle rovine. Attualmente sono distinguibili: le 12 colonne del tempio di Vespasiano e del tempio della Concordia, l’arco di Settimio Severo, il tempio di saturno, il tempio di Vesta più antico tempio di marmo di Roma risalente al II a. c., la casa dei Vestali, l’arco di Augusto, la fontana e l’Altare di Giuturna, l’oratorio dei 40 martiri, santa Maria Antiqua, Il tempio di Romolo.

FOSSE ARDEATINE
Sepolcro moderno in cui furono seppelliti 335 italiani, assassinati dai nazisti nel 1944, che si vollero vendicare dell’attentato compiuto dai partigiani in via Rasella, in cui morirono 32 tedeschi. Nessuna delle vittime era coinvolta nell’attentato. Il sacrario è attualmente meta di pellegrinaggio.

GALLERIA BORGHESE (VIA PINCIANA)
Fu innalzata su programma di Giovanni Vasanzio tra il 1613 e il 1615, per il cardinale Scipione Borghese, il più grande amatore di opere d’arti del suo tempo. La raccolta proseguì con Marcantonio Borghese, poi con Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte e con Luigi Canina, finché nel 1902 fu comperata dallo stato.
Attraverso il portico si entra nella grande sala con il soffitto ricco di dipinti e il pavimento decorato con mosaici romani. A destra si accede nella I sala, dove si può osservare la statua ottocentesca del Canova rappresentante Paolina Borghese. Nelle altre sale si scoprono il David del Bernini, il Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, Enea, Ascanio, Anchise, sempre del Bernini. Dalla sala degli imperatori si accede alla nota galleria, dove sono sollevati celebri capolavori, tra cui la deposizione di Raffaello, una crocifissione di Pinturicchio, la Vergine col Bambino e san Giovanni di Lorenzo Credi, David con la testa di Golia del Caravaggio, la deposizione di Rubens, Amor sacro e amor profano di Tiziano e altri dipinti di grande qualità.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA (VIA DELLE 4 FONTANE)
Nel seicentesco palazzo Barberini è disposta la galleria nazionale d’arte antica, che mostra le opere delle collezioni Corsini-Colonna e le collezioni dei Barberini, Chigi e Sciarra. Tra le opere più importanti, il trittico del Beato Angelico, rappresentante il giudizio universale, l’Ascensione e la pentecoste; due opere di Filippo Lippi; la Maddalena di Piero di Cosimo; la Fornarina di Raffaello; L’adultera di Tintoretto e tante altre opere.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA (VIA DELLE BELLE ARTI, 131)
È situata nel palazzo delle belle arti, concepito dall’architetto Cesare Bazzani nel 1911 e allargato nel 1933. Vi si mostrano opere di scultura e pittura di artisti stranieri e italiani dal XIX secolo ai nostri giorni. La migliore costruzione dell’arte moderna italiana viene assimilata nelle opere del Boccioni, Modigliani, De Chirico, Morandi, Balla, Guttuso e Carrà. Tra gli stranieri Monet, Degas, Braque, Van Gogh, Pollock, Ernst.

GESÙ, CHIESA DEL (CORSO VITTORIO EMMANUELE)
Insigne esempio di chiesa della controriforma eretta tra il 1568 e il 1575. La facciata a due ordini e la cupola sono di Giacomo della Porta, mentre gli interni, ricchi di decorazioni, sono del Vignola. L’opera d’arte di maggior importanza è l’affresco di Giovan Battista Gaulli sulla volta della navata: il trionfo del nome di Gesù dipinto nel 1679. Interessante anche l’altare di San Francesco Saverio, di Pietro da Cortona, e la cappella di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dell’ordine dei Gesuiti.

GIANICOLO
Il colle del gianicolo si eleva a ovest del Tevere, in prossimità di Porta San Pancrazio, e raggiunge l’altezza di 82 metri. Dalla vetta si gode un bel panorama sulla città. al centro del piazzale sorge il monumento a Garibaldi, ideato dal Gallori nel 1895. Nel parco si trova il tronco della famosa Quercia del Tasso, alla cui ombra il poeta solleva sostare a lungo.

ISOLA TIBERINA
L’isola Tiberina erge in un’ansa del Tevere, è lunga 300 metri e larga 80. Ha una copertura in travertino di epoca imperiale ed è unita alla riva sinistra dal ponte Fabricio, il più vecchio di Roma, innalzato nel 62 a. c. e alla riva destra dal ponte Cestio, innalzato nel I secolo a.c. e rinnovato nell’ottocento. Sull’isola si trovano l’ospedale Fatebenefratelli, l’antica chiesa di San Bartolomeo, ristrutturata nel seicento.

LARGO DI TORRE ARGENTINA
La torrione Argentina è una residenza cinquecentesca innalzata per il vescovo Burckhard di Strasburgo, a capo delle circoscrizione vescovile dell’ Argenturatum, da cui deriva il nome. A ovest del largo si trova il teatro Argentina, il cui esterno risale al XVIII secolo.

MAUSOLEO DI AUGUSTO
Il mausoleo di Augusto ha la tipica costruzione delle tombe etrusche a tumulo ed era il sepolcro di famiglia dell’imperatore. alzata nel 29 a.c. dopo la occupazione dell’Egitto, nel XII secolo fu modificato in fortezza dalla famiglia Colonna. Divenne poi arena per la battaglia dei tori e nell’ottocento fu adoperato come sala da concerto a circo. Solo nel 1926 si avviarono le ricerche archeologiche e furono scoperte tre nicchie, contenenti le ceneri di Augusto e della moglie Livia, della sorella Ottavia.

MERCATI TRAIANEI (VIA 4 NOVEMBRE)
Collocati presso al foro di Traiano, i mercati facevano un autentico centro commerciale, si allungavano su due livelli e abbracciavano 150 ambienti. Furono innalzati quasi certamente da Apollodoro di Damasco. Il piano inferiore aveva la forma di un emiciclo e si univa al portico semicircolare che era all’estremità nord-est del Foro e conteneva tre file di magazzini.
Il mercato è dominato dalla Torre delle Milizie, del XIII secolo.

MONTE MARIO
Il quartiere residenziale di Monte Mario è situato su una collina a nord della città. Tra gli edifici più importanti, Villa Madama e l’Hotel Cavalieri Hilton. La prima fu progettata nel 1616 da Raffaello per il cardinale Giulio de’Medici, il futuro Clemente VII. Fu poi di Madama Margherita d’Asburgo, dalla quale prese il nome.
Attualmente è proprietà dello stato ed è sede di rappresentanza del governo.

MURA AURELIANE
Le mura Aureliane, che annettevano i sette colli, erano lunghe 19 km, aperte da 18 porte e difese da 381 torri. Furono innalzate tra il 272 e il 279 per difendere la città dalla minaccia degli Alemanni, piegati dall’imperatore Aureliano.

MURA SERVIANE
Presso stazione ferroviaria di Termini e nei corridoi sotterranei, si possono osservare i pochi resti di queste antiche mura, innalzate nel IV secolo a.c. rispetto alle mura Aureliane, accerchiavano una superficie molto più ridotta.

MUSEI CAPITOLINI (PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO)
Nel palazzo dei Conservatori, costruito da Giacomo Della Porta su disegno di Michelangelo nella seconda metà del cinquecento, e nel palazzo Nuovo, costruito da Girolamo Rinaldi nel XVII secolo e siyuato di fronte al primo, sono allestiti i Musei Capitolini.
Nel Museo del Palazzo dei Conservatori sono presenti varie sale con opere di grande importanza, tra cui la galleria degli Orti Lamiani, con la Venere Esquilina; la sala dei Magistrati, con statue del IV secolo; lo Spinario, un bronzo del I secolo a.c.; la lupa del campidoglio, bronzo etrusco del VI secolo ac..
Il palazzo Nuovo, a nord-est della piazza del campidoglio, raccoglie numerose sculture antiche, tra cui la cosiddetta Afrodite Capitolina, Il galata Morente, il fauno, importante anche la sala degli imperatori, con 65 busti che riproducono personaggi famosi.

MUSEI VATICANI (VIALE VATICANO)
I musei Vaticani accoglie la più grande collezione di antichità del mondo. L’itinerari segue il senso unico di visita accolto dalla direzione del Museo.
Dall’Atrio dei quattro cancelli si arriva il Museo Gregoriano Egizio che contiene 8 sale. Tra le opere più importanti l’immensa statua della regina Tuia, madre di Ramsete II.

Nel museo Chiaromonti, ordinato dal Canova in una galleria di Donato Bramante vi sono mostrate oltre mille sculture greche e romane.
Il museo Pio-clementino è intitolato in prevalenza alla scultura, arte a cui Clemente VII si dilettava in modo specifico.
Il museo Gregoriano-Etrusco, formato da oggetti originari dall’Etruria meridionale e da offerte private, presenta una delle più belle raccolte del mondo di reperti etruschi.

Proseguendo ci imbattiamo della sala della Biga, la galleria dei candelabri, degli Arazzi e delle Mappe, gli appartamenti di Pio V, la sala del Sobieski, quella dell’Immacolata Concezione e le stanze di Raffaello. Si tratta di 4 grandi stanze dell’appartamento di Giulio II e dei suoi successori fino a Gregorio XIII, in cui il pittore iniziò a lavorare a 26 anni.

Questa commissione segnò il debutto di Raffaello a Roma e si concluse nell’anno della sua morte, avvenuta nel 1520.
Si succedono la loggia di Raffaello, la cappella Sistina, la biblioteca vaticana, il Braccio Nuovo, la pinacoteca, museo Gregoriano profano, il museo cristiano, il museo Etimologico missionario e il museo storico.

PALATINO (VIA DI SAN GREGORIO)
Secondo la mitologia su questo colle Romolo segnò con un aratro i confini della città. dando origine alla “Roma quadrata”. A conferma della mitologia sono stati ritrovati i resti di un villaggio risalenti circa all’VIII secolo a.c. In epoca repubblicana molteplici cittadini influenti, tra cui Catullo, fece innalzare la sua villa sul Palatino, il luogo più tranquillo e fresco della città. da Augusto in poi fu anche alloggio degli imperatori romani. Con il cristianesimo agli antiche edifici si sopraggiunsero le chiese, fortezze e conventi.

PALAZZO BARBRINI (VIA DELLE 4 FONTANE)
È uno dei più considerevoli esempi di barocco romano, cominciato nel 1625 per volere di Urbano VIII. L’edificio centrale è accostato da due ali atre piani che si allungano fino al prospetto ornato di loggia. Bellissima la facciata: dorica nel portico ad arcate, ionica al primo piano e corinzia all’ultimo. Dal 1949 il palazzo accoglie la galleria nazionale di arte antica.

PALAZZO BORGHESE (PIAZZA BORGHESE)
Noto col nome “cembalo” per la sua forma singolare, fu elevato nel 1560 per il cardinale borghese. Fino al 1891 ha accolto la collezione d’arte del cardinale Borghese, oggi in mostra alla galleria borghese.

PALAZZO CHIGI (PIAZZA COLONNA)
Innalzato nel 1580 per la casata Aldobrandini, transitò alla famiglia Chigi intorno al 1659. È a 5 piani con uno stupendo cortile abbellito da una fontana e un grande scalinata che porta alle scale. Sede dell’ambasciata austriaca sino al 1915, poi dei ministero degli esteri, è dal 1961 sede della presidenza del Consiglio.

PALAZZO COLONNA (PIAZZA SANTI APOSTOLI)
È uno dei più splendidi palazzi di Roma, innalzato per volere di Martino V nel quattrocento, ma totalmente restaurato nel 1730.
All’interno del palazzo si trova la galleria Colonna, che contiene dipinti di Van Dyck, Rubens, Tintoretto, Carraci, Veronese ecc

PALAZZO CORSINI (VIA DELLA KUNGARA 10)
Innalzato nel XV secolo per il cardinale Domenico Riario, diventò abitazione della Regina Cristina di Svezia. Fu riedificate in forme barocche dal Fuga. Comperato dallo stato nel 1883 è residenza dell’accademia dei Lincei e accoglie la Collezione Corsini con lavori del Caravaggio, Rubens ecc.

PALAZZO DORIA PAMPHILI (VIA DEL CORSO)
Costruzione quattrocentesco innalzato per i cardinali della diocesi di Santa Maria e abitato dalla Rovere e dei Pamphili, prima di divenire proprietà della famiglia Doria.
La Galleria Doria-Pamphili, una delle più belle di Roma, contiene opere di Tintoretto, Tiziano, Raffaello, Correggio e altri.

PALAZZO FARNESE (PIAZZA FARNESE)
È uno dei palazzi rinascimentali più stupendi di Roma. Cominciato nel 1514 da Antonio Sangallo il Giovane, per il cardinale Alessandro Farnese, continuato poi da Michelangelo, a cui si devono i fianchi, il finestrone, il cornicione della facciata. Dal 1871 l’edifici ospita l’ambasciata di Francia.

PALAZZO DEL LATERANO (PIAZZA SAN GIOVANNI IN LATERANO)
Residenza papale fino al 1309, anno dell’esilio avignonese, fu abbattuto da un incendio nel XIV secolo. Nel 1586 Sisto V affidò Domenico Fontana di riedificare il palazzo che prese la costruzione attuale con 3 monumentali prospetti e un grande cortile con tre ordini di arcate. Insieme alla basilica di San Giovanni in Laterano, è di proprietà del Vaticano e gode dell’extraterritorialità. Oggi è sede del vicariato di Roma.

PALAZZO QUIRINALE (PIAZZA DEL QUIRINALE)
Cominciato nel 1573 da martino Longhi, per mandato di Gregorio XIII, fu continuato da Maderno, Bernini, Fontana e nel settecento da Ferdinando Fuga. Fu dimora di molti papi, dal 1870 fu sede del Re d’Italia e dal 1947 il Quirinale è la sede ufficiale del presidente della repubblica.

PALAZZO DI MONTECITORIO (PIAZZA DI MONTECITORIO)
Ideato dal Bernini per Innocenzo X, l’edificio fu cominciato nel 1650 e finito, dopo diverse sospensioni nel 1694 da Carlo Fontana. Il nome deriva dal luogo in cui erge, il “monte accetto rio”, dove si riunivano a votare le centurie dell’antica Roma. Dal 1871 il palazzo è residenza della camera dei deputati.

PALAZZO MAAME (CORSO DEL RINASCIMENTO)
Edificio cinquecentesco innalzato per i Medici, deve il suo nome a Madama Margherita d’Austria, che si coniugò da principio Alessandro de’Medici e poi Ottavio Farnese. Ha una stupenda facciata seicentesca, è dal 1871 sede del senato.

PALAZZO MASSIMO ALLE COLONNE (CORSO VITTORIO EMANUELE)
Costruzione realizzata tra il 1532 e il 1536 da Baldassare Peruzzi, per il nobile Pietro Massimo. L’originale facciata arrotondata segue la curva di una antecedente fabbricato domizianea su cui il palazzo poggia le fondamenta.

PALAZZO PICCOLA FARNESINA (CORSO VITTORIO EMANUELE, 168)
Bellissimo palazzo rinascimentale iniziato nel 1523 su disegno di Antonio Sangallo il Giovane e finito nel 1546. Fu innalzato per il prelato francese, Thomas le Roy. L’esterno che dà sul Corso Vittorio Emanuele fu disegnata da Enrico Gui nel novecento. Oggi l’edificio è proprietà del comune di Roma e accoglie il Museo Baracca, con sculture di epoca egizia, assiri – babilonese, fenicia, etrusca, greca e romana.

PALAZZO SENATORIO (PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO)
Edificato da Giacomo della Porta alla fine del cinquecento è la parte centrale di un complesso architettonico ideato da Michelangelo per piazza del campidoglio. Anche la doppia scalinata che lo precede è michelangiolesca e implica una vasca con statua di Minerva. Oggi il palazzo è residenza del comune della capitale.

PALAZZO SPADA (PIAZZA CAPO DI FERRO)
Accurato edificio conseguito dall’architetto Giulio Mazzoni tra il 1540 e il 1550 per il cardinale Girolamo Capodiferro, divenuto poi proprietà del cardinale Bernardino Spada. La facciata a bugnato è ornata da festoni, statue e medaglioni, mentre il cortile a portici è abbellito da figure fantastich emitologiche. Sulla sinistra apre la galleria spada, una raccolta di pittura divisa in 4 sale, con opere di Guido Rene, Rubens ecc. il palazzo al momento è residenza del consiglio di Stato.

PALAZZO VENEZIA (VIA DEL PLEBISCITO)
È il primo palazzo rinascimentale innalzato a Roma, fatto erigere nel 1455 dal cardinale Pietro Barbo. Fu sede papale, quindi sede degli ambasciatori della repubblica Veneta, e infine divenne proprietà dello stato. In un piano è predisposto il museo di palazzo Venezia, una raccolta di arte medievale, ceramiche, sculture, tessuti e altri artefatti.

PANTHEON (PIAZZA DELLA ROTONDA)
È l’opera architettonica dell’antica Roma meglio mantenuto, innalzato nel 27 a.c. per Marco Agrippa e rinnovato nelle forme attuali sotto il potere dell’imperatore Adriano, tra il 119 e il 128 d.c.
L’edificio è a pianta circolare anticipata da un pronao sostenuto da 16 colonne in granito grigio e rosso, abbellito da capitelli corinzi. All’interno si possono osservare l’immensa cupola a cassettoni. Si mantengono inoltre le tombe di due re d’Italia, Vittorio Emanuele II e Umberto I, e la tomba di Raffaello, con un iscrizione del Bembo.

PARIOLI
È il quartiere residenziale più elegante di Roma fiancheggiato da grandi parchi: a sud Villa borghese, a nord Villa Ada e Villa Glori. Vi si trovano i migliori alberghi e i locali più esclusivi della città.

PIAZZA BOCCA DELLA VERITÀ
Bella piazza con il giardino dominata dal campanile romantico di Santa Maria in Cosmedin, guardiano della bocca della verità, un mascherone di pietra che, secondo la leggenda, morde la mano dei bugiardi. Nella piazza sorgono 2 templi romani, oltre a una fontana settecentesca.

PIAZZA CAMPO DEI FIORI
È una distintiva piazza romana, famosa principalmente per il mercato di frutta, verdure e fiori. In questo luogo, oggi silenzioso, si compievano le condanne a morte, tra cui quella di Giordano Bruno, imputato di eresia e bruciato vivo. La statua del filosofo, al centro della piazza, rammenta questo evento.

PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
Situata nell’abbassamento tra le due cime del colle Capitolino, fu conseguita nel XVII secolo su progetto di Michelangelo, che esegui anche i disegni dei tre palazzi che la accerchiano Palazzo senatorio, Palazzo Nuovo e Palazzo dei Conservatori. Negli ultimi due palazzi sono presenti i Musei Capitolini.

PIAZZA DEL POPOLO
Enorme attività urbanistica concretizzata ai primi dell’ottocento da Valadier, che lasciò il concetto classico di spazio chiuso e apri la piazza a est, sulle pendici alberate del Pincio. È limitata da due emicicli ornato ognuno di fontane sormontati da sfingi e statue rappresentative le stagioni. Nell’angolo sud-est si trovano due piccole chiese barocche, Santa Maria di Montesanto, Santa Maria dei miracoli, iniziate da Rainaldi ma terminate da Bernini e Fontana. Al centro si alza il più antico obelisco di Roma, proveniente dall’Egitto del XII secolo a.c. Dietro all’obelisco si apre Porta Popolo, innalzata verso la metà del Cinquecento Da N. di Baccio Bigio e compiuto dal Bernini, che vi unisce la facciata interna nel 1655.

PIAZZA DI SPAGNA
È una delle più famosi e affascinanti piazza di Roma, con al centro la fontana della Barcaccia, conseguita da Pietro Bernini nella prima metà del seicento, e a sud la grandiosa scalinata di Trinità dei Monti, opera settecentesca di De Sanctis, che porta all’omonima chiesa barocca. Dalla piazza partono le due strade più rilevanti della città, Via Condotti e Via Frattina, ora isola pedonale.

PIAZZA NAVONA
Famosa piazza barocca di forma allungata che riproduce il limite esterno dello stadio di Domiziano, il “Circus Agonalis”. Il nome “Navona” deriva dalla modificazione del termine “n’Agona”. Luogo di gare atletica, l’arena proseguì ad esistere fino al XVII secolo, adoperata per giostre e tornei. Innocenzo X ne fece un capolavoro dello stile barocco, affidando Bernini della realizzazione della Fontana Fiumi, una enorme opera seicentesca che rappresenta le statue allegoriche dei quattro fiumi (Danubio, Nilo, Gange,Rio de Plata), che simboleggiano le quattro parti del mondo.
All’estremità della piazza sono disposte altre due fontane, quella del Nettuno e quella del Moro con Tritone, creata su bozzetto del Bernini.
Sulla piazza presenta l’ampia facciata della Chiesa di Sant’Agnese in Agone, costeggiata da due campanili. Accanto alla chiesa è il palazzo Pamphilj, costruzione seicentesco di Girolamo Rainaldi, dato in dono da Innocenzo X alla cognata Olimpia Maidalchini Pamphilj.

PIAZZA SAN PIETRO
È l’opera migliore del Bernini che nel 1656 cinse l’area ellittica di due maestosi emicicli formati ognuno da 4 file di colonne doriche, coronate da 140 statue di santi che si alzano verso il cielo.
Al centro si alza un obelisco alto 26 metri, originario da Eliopoli e elevato qui nel 1585 per ordine di Sisto Vai lati si trovano due bellissime fontane seicentesche opera di Maderno e di Carlo Fontana. Sullo sfondo si trova la più grande chiesa cristiana del mondo, San Pietro, guidata dall’imponente cupola michelangiolesca.

PIAZZA VENEZIA
Collocata al centro della città, è viva da un traffico continuo proveniente dalle diverse arterie che vi congiungono. Vi sorge il maestosoMonumento a Vittorio Emanuele II (altare della patria), alzato tra il 1885 e il 1911 da Giuseppe Sacconi per esaltare il primo re d’Italia. Ai piedi del monumento si trova la tomba del milite ignoto. Nei pressi si alza il palazzo Venezia, che forma insieme all’antica chiesa di San Marco e al Palazzetto Venezia, un vasto ampio architettonico.

PINCIO
Stupendo parco pubblico ideato da Valadier agli inizi dell’ottocento, posto sul colle omonimo. Si arriva da piazza del popolo attraverso due salite. Confina a nord-est con il parco di Villa Borghese e a sud-est con i giardini privati di Villa Medici.

PIRAMIDE DI CAIO CESTIO (PIAZZA OSTIENSE)
Di fronte alla porta San Paolo sorge questa solenne struttura in marmo bianco, alta 27 metri. È la tomba di Caio Cestio, pretore urbano, tribuno del popolo e membro del collegio sacerdotale degli Epuloni, morto nel 12 a.c.

PORTA PIA (VIA XX SETTEMBRE)
Fatta innalzare da Pio IV nel 1561, fu uno degli ultimi lavori di Michelangelo e venne poi ristrutturata nel 1853-61. Vi è presente il Museo storico dei Bersaglieri, con i oggetti degli eroi del risorgimento romano.

PORTA PORTESE (VIA PORTUENSE)
L’attuale porta fu innalzata del XVII secolo per subentrare l’antica porta portuensis. Nella piazza omonima, costruita da Urbano VIII, si tiene ogni domenica il famoso mercato delle opportunità, simili al Portobello di Londra.

PORTA SAN PAOLO (PIAZZA DI PORTA SAN PAOLO)
È l’antica porta Ostiensis che si spalancava nelle mura Aureliane. La fronte interna risale al III secolo, mentre la parte esterna, con due torri merlate, è del V secolo. Deve il suo nome attuale alla vicina basilica di San Paolo Fuori le Mura.

PORTA SAN SEBASTIANO (VIA DI PORTA SAN SEBASTIANO)
È l’antica porta Appia, ristrutturata nel V secolo sotto l’imperatore Onorio e ristrutturata nel VI secolo per ordine di Belisario. È a un solo fornice, accostata da torri con base quadrangolare in marmo su cui si collega il tronco semicilindrico merlato alla sommità.

PORTICO D’OTTAVIA (VIA DEL PORTICO D’OTTAVIA)
Costruito da Quinto Cecilio Metello nel 146 a.c., questo portico fu restaurato da Augusto in onore della sorella Ottavia nel 23 a.c. Aveva un duplice colonnato abbellito di statue e conteneva diversi templi dedicati a Giunone e Giove. Oggi al posto dei templi si trova la piccola chiesa di Sant’Angelo di Pescheria.

PRATI
Silenzioso quartiere borghese posto a Nord del Vaticano e di Castel Sant’Angelo. In via Cola di Rienzo e in via Ottaviano ci sono due centri commerciali, in particolare per l’abbigliamento e gli articoli in pelle.

QUIRINALE (COLLE)
È uno dei setti colli di Roma, cosi chiamato perché fu sede del tempio di Quirino, nome attribuito a Romolo dopo la sua deificazione. La sommità della colonna è dominata dall’obelisco di Piazza del Quirinale.

SANT’AGNESE FUORI LE MURA (VIA NOMENTANA)
È una dei rarissima esempi di basilica costantiniana, alzata nel IV secolo per ordine della figlia o della nipote di Costantino, sulla catacombe dove era inumata la martire.
Fu più volte ristrutturata conservando però intatta la sua costruzione. All’interno si trovano mosaici bizantini del VII secolo che riproducono la Santa con ai piedi la spada del suo martirio. Le catacombe, risalenti al III secolo, sono ben conservate, mostrano molte iscrizioni, nicchie funerarie o loculi.

SANT’AGOSTINO (PIAZZA DI SANT’AGOSTINO)
È una delle antiche chiese rinascimentali di Roma. Fu edificata da Pietrasanta alla fine del quattrocento. L’interno, diviso in tre navate, contiene la Madonna del parto di Sansovino; un affresco di Raffaello del Profeta Isaia, e la Madonna dei Pellegrini, meraviglia di Caravaggio, 1605.

SANT’ANDREA AL QUIRINALE (VIA DEL QUIRINALE)
Chiesa a pianta ellittica disegnata dal Bernini e innalzata tra il 1658 e il 1671 per il cardinale Camillo Pamphili. È abbellita di ori, marmi e stucchi, con opere di Baciccia. L’altezza della cupola amplia la sensazione di slancio mentre le esuberanti dorature assegnano una suggestiva colorazione dell’ambiente interno.

SANT’ANDREA DELLA VALLE (CORSO VITTORIO EMANUELE)
Chiesa barocca iniziata nel 1591 da Giacomo della Porta e F. Grimaldi e completa nel 1625 da Maderno, con la realizzazione della stupenda cupola. L’interno, a una navata, accoglie affreschi seicenteschi del Domenichino e di Lanfranco e le tombe di Pio II e Pio III.

SANTI APOSTOLI (PIAZZA DEI SANTI APOSTOLI)
Basilica del VI secolo restaurata nel quattrocento e agli inizi del settecento da Carlo e Domenico Fontana. Il portico a nove arcate che assimila alcune rovine romane , risale alla fine del X secolo. L’interno è a tre navate con cappelle sormontate da cupole. Importanti gli affreschi del Baciccia, in fondo alla navata sinistra si erge il monumento di Clemente XIV, prima opera del Canova.

SAN CARLO DELLE QUATTRO FONTANE (VIA DEL QUIRINALE)
Confidenzialmente chiamata San Carlino, è una piccola chiesa seicentesca ideata da Borromini, posta vicino a Sant’Andrea al Quirinale. Furono prima edificati il chiostro e il monastero, quindi la chiesa, a pinta ovale, bianca e con pochi ornamenti. La facciata fu cominciata nel 1669, due anni dopo la morte del Borromini, seguendo i suoi disegni.

SANTA CECILIA IN TRASTEVERE (PIAZZA DI S. CECILIA)
Preceduta da un grande cortile-giardino, la chiesa fu innalzata tra l’817 e l’824, sul luogo su cui ergeva un edificio del V secolo. La facciata settecentesca di Ferdinando Fuga, ha un portico medievale ed è accompagnata da un campanile del XII secolo. Nell’interno, a tre navate, si trova le celebre statua di Santa Cecilia.

SAN CLEMENTE (VIA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO)
Innalzata tra il 1110 e il 1130 su un anteriore edificio romano, è di proprietà dell’ordine dei domenicano dal 1677. La chiesa superiore, a tre navate, a una bella pavimentazione a incastri di marmo del XII secolo. La navata mediana ha un soffitto a cassettoni del settecento con affresco centrale.

SANTA COSTANZA (VIA NOMENTANA)
Stupenda chiesa paleocristiana posta accanto alla basilica di Sant’Agnese. In origine era un mausoleo eretto nel IV secolo per Costanza, figlia di Costantino, modificato poi in Battistero e quindi in chiesa verso la metà del duecento. Si può ancora osservare l’edificio originale con cupola e colonne. Il colonnato è accerchiato da una galleria circolare le cui volte sono abbellite con splenditi mosaici del IV secolo. Nella chiesa si trova il costoso sarcofago di Costanza, in porfido rosso, ora ai musei vaticani.

SAN GIOVANNI IN LATERANO (PIAZZA SAN GIOVANNI IN LATERANO)
È la chiesa principale di Roma e il papa ne è il vescovo. Fu alzata per volere del pontefice Melchiade del IV secolo su un terreno appartenete alla famiglia dei Planzi Laterani. Venne da principio consacrata a Cristo Redentore e solo più tardi a San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Più volte distrutta da terremoti e incendi. Fu ogni volta riedificata e adornata. Notevole l’intervento dei Borromini, che nel 1650, in occasione del giubileo, la rinnovò totalmente per conto di Innocenzo X.
La facciata settecentesca, opera dell’architetto A. Galilei, contiene il portico con i cinque ingressi alla basilica. L’interno a cinque navate, è ricco di ornamenti del Borromini, mantiene mosaici e sepolcri del XIII secolo, un tabernacolo gotico trecentesco e preziosi affreschi.
Importante anche il battistero fatto innalzare da Costantino, ricostruito nel V secolo e totalmente ristrutturato nel 1637. Ha pinta ottagonale e al centro presenta un recinto composto da due ordini di colonne che sorreggono la cupola. Il fonte battesimale è in basalto verde, mentre il coperchio, del XVII secolo, è in bronzo dorato.

SANTI GIOVANNI E PAOLO ( CLIVIO DI SCAURO, PRESSO VIA S. GREGORIO)
Basilica del IV secolo costruita nel luogo in cui si scorgeva la casa di Giovanni e Paolo, ufficiali di Costantino, uccisi nel 362 per ordine di Giuliano l’Apostata e sepolti presso la loro casa. La chiesa fu distrutta dai Goti, incidentata dal terremoto del 442 e distrutta da Roberto il Guiscardo nel 1084. Fu riedificata verso la metà del XII secolo e l’interno fu restaurata nel settecento. La facciata ornata con colonne del III secolo, appartiene alla parte più antica della chiesa.

SANT’IVO (CORSO DEL RINASCIMENTO)
Cominciata nel 1642 finita nel 1660, è un capolavoro del Borromini, come San Carlo alle quattro Fontane. La chiesa ha una forma esagonale dagli angoli continuamente appuntiti o arrotondati. All’esterna, una cupola con una curiosa lanterna a spirale. È collocata a est del palazzo della Sapienza, dietro un bel cortile ornato di arcate, opera di Giacomo della Porta.

SAN LORENZO FUORI LE MURA (PIAZZALE DI SAN LORENZO)
La basilica originaria fu innalzata nel 330 da Costantino nella zona di inumazione di San Lorenzo. Poi Sisto III, sul retro della chiesa ne fece costruire una seconda intitolata alla vergine, tra il 432 e il 440. Nel XII secolo le abside furono distrutte e i due edifici uniti; fu inoltre associato il portico e il campanile romanico. Più volte restaurata, la chiesa fu incidentata dal bombardamento del 1943 e restaurata nel 1949.

SAN LUIGI DEI FRANCESI (PIAZZA DI SAN LUIGI DEI FRANCESI)
È la chiesa dello stato di Francia a Roma. Fu innalzata a più ripresa nel XVI secolo e ultimata dal Fontana. La facciata rinascimentale assegnata a Giacomo della Porta, è stata ultimamente ristrutturata. All’interno sono custoditi tre capolavori di Caravaggio della fine del cinquecento: la vocazione di San Matteo, San Matteo e l’angelo. Il Martirio di san Matteo.

SANTA MARIA IN ARACOELI (PIAZZA D’ARACOELI)
Chiesa eretta nel VII secolo, appartenuta all’ordine benedettino e poi ai frati Minori, che la ricostruirono alla fine del trecento. Vi si accede attraverso una bella scalina i marmo del 1348. L’interno, a tre navate divise da colonne classiche, ha un importante pavimento cosmatesco del XIII secolo, un bel soffitto rinascimentale e preziosi affreschi.

SANTA MARIA IN COSMEDIN (PIAZZA BOCCA DELLA VERITÀ
È una delle più belle chiese medievali romane, eretta nel Vi secolo sul luogo di un edificio di cui restano alcune colonne, ingrandita per volere di Adriano I e donata alla colonia greca di Roma. Cosmedin in greco significa ornamento e potrebbe riferirsi ai lavori di abbellimento eseguiti sotto Adriano. All’interno, a tre navate, si ammirano opere cosmatesche: il pavimento a mosaico, gli amboni, il ciborio dell’altare maggiore, il coro e la tomba di Alfano.

SANTA MARIA IN DOMNICA (VIA DELLA NAVICELLA)
Innalzata nel VI secolo sui residui di un edifici romano, fu ricomposta nel IX secolo e nonostante sia stata ristrutturata nel cinquecento e nell’ottocento, ha mantenuto il suo segno medievale.
La bella facciata rinascimentale con l’elegante portico è di Andrea Sansovino. L’interno a tre navate ritmate da antiche colonne di granito, conserva bellissimi mosaici del IX secolo che ornano l’abside.

SANTA MARIA MAGGIORE (PIAZZA DI SANTA MARIA MAGGIORE)
È una delle quattro basiliche patriarcali di Roma, posta a nord dell’Esquilino. Costruita per volere di Sisto III nel 432 e accresciuta di una nuova abside nel duecento, fu dotata di un altra torre campanaria nel XIV secolo. La facciata settecentesca a portico a loggia, è opera di Ferdinando Fuga.

SANTA MARIA SOPRA MINERVA (PIAZZA DELLA MINERVA)
La chiesa fu innalzata nell’VIII secolo su antiche resti di un tempio dedicato a Minerva e ristrutturata in forma gotiche nel 1280. Restaurata più volte, mantiene testimonianze di diverse età: facciata seicentesca aperta da portoni del quattrocento, interno gotico a tre navate.

SANTA MARIA DELLA PACE (VICOLO DELLA PACE)
Chiesa rinascimentale elevata nel quattrocento su disegno di Baccio Pontelli e ristrutturata per ordine di Alessandro VII, da Pietro da Cortona, che nel 1656-57 concretizzò la facciata barocca con un atrio semicircolare. L’interno è caratterizzata da una navata rettangolare che finisce in uno spazio ottagonale sormontato da una cupola. Nella prima cappella a destra si osservano le celebri Sibille di Raffaello, dipinte nel 1514. Particolarmente importante il chiostro del Bramante, ideato all’inizio del cinquecento.

SANTA MARIA DEL POPOLO (PIAZZA DEL POPOLO)
Costruita per commemorare la liberazione del santo sepolcro nella prima crociata, fu riedificata in stile rinascimentali nel XV secolo, per ordine di Sisto IV. La facciata è opera di Andrea Bregno mentre l’interno luminoso fu ideato dal Bernini, seguendo gli schemi barocchi. L’interno, a tre navate, è ricco di tesori artistici; affreschi del Pinturicchio, tombe dei cardinali Cristoforo e Domenico della Rovere.

SANTA MARIA IN TRASTEVERE (PIAZZA DI SANTA MARIA IN TRASTEVERE)
Basilica fondata nel IV secolo, riedificata per ordine di Innocenzo II nel 1130 con l’aggiunta del campanile romantico. Nella facciata è distinguibile il mosaico duecentesco che raffigura la Madonna in Trono col Bambino. L’interno, a tre navate, ha un pavimento cosmatesco e un soffitto a cassettoni del Domenichino.

SANTA MARIA DELLA VITTORIA (VIA XX SETTEMBRE)
La chiesa fu innalzata all’inizio del seicento da Carlo Maderno, per ordine del Cardinale Scipione Borghese, mentre la facciata barocca fu aggiunta in seguita da Giovanni Battista Soria. L’interno, a navata unica, è ricco di ornamenti barocche. Particolarmente notevole la cappella Cornaro del Bernini, affidata dal cardinale Cornaro nel 1664.

SAN PAOLO FUORI LE MURA (VIA OSTIENSE)
È una delle quattro basiliche patriarcali di Roma, eretta per volere di Costantino nel 314 e in seguito ingrandita. Nel 1823, dopo che un incendio la annientò quasi totalmente, venne rifabbricata quasi totalmente, venne riedificata dall’architetto Poletti e compiuta nel 1854. La facciata decorata da vistosi mosaici, è anticipata da un quadriportico formato da 146 colonne. L’interno a 5 navate, è ricco di mosaici d’ispirazione bizantina.

SAN PIETRO IN MONTORIO (VIA GARIBALDI)
Costruita nel IX secolo sul sito in cui si riteneva fosse stato posto in croce San Pietro, fu ricostruita alla fine del XV secolo. L’interno, a una navata con abside poligonale, è abbellita da preziosi dipinti e affreschi. Nel cortile sulla destra della chiesa erge il celebre Tempietto del Bramante, un edificio rotondo con cupola, cinto da 16 colonne di granito. Innalzato nel 1502 è considerato uno delle opere migliori del rinascimento.

SAN PIETRO IN VATICANO (PIAZZA SAN PIETRO)
La basilica originaria fu alzata per ordine di Costantino nel 324, sul sito dove si scorgeva la tomba dell’Apostolo. Per oltre mille anni fu il epicentro della cristianità, finché nel 1452 Niccolò V ne ordinò la riedificazione, che ebbe però iniziò soltanto nel 1506, sotto Giulio II. Questi diede l’incarico del Bramante che ideò una pianta a croce greca con una grande volta centrale e quattro piccole cupole. Nel 1514, anno della sua morte, i lavori continuarono sotto la direzione di Antonio da Sangallo, finché nel 1546 sostituì Michelangelo che concretizzò una basilica a croce greca, di aspetto grandioso e slanciato, pensando una nuova cupola che doveva fondare l’elemento dominante di tutto l’insieme. Alla morte di Michelangelo, nel 1564, Giacomo della Porta seguì il piano di lavoro del maestro. Nel 1605 Paolo V volle modificare la pianta della croce greca a croce latina e affidò del lavoro Carlo Maderno, che allungò la navata fino all’attuale piazza San Pietro, associò tre cappelle per lato e infine eresse la facciata.
Il 18 novembre del 1626 la grande basilica fu benedetta da Urbano VIII.
Bernini fu delegato del prosecuzione dei lavori ed è lui che si deve l’impressionante decorazione barocca dell’interno. Nella prima cappella a destra si trova il bellissimo gruppo marmoreo della Pietà, conseguito da Michelangelo in giovane età. All’estremità della navata è collocata la statua di san Pietro, opera in bronzo di Arnolfo di Cambio. L’altare maggiore è sovrastato dal celebre baldacchino del Bernini.

SAN PIETRO IN VINCOLI (PIAZZA DI SAN PIETRO IN VINCOLI)
Costruita nel V secolo per ordine dell’imperatrice Eudossia, che voleva conservare le catene portate da San Pietro durante la sua carcerazione a Gerusalemme, la chiesa fu riedificata sotto Adriano I, verso il 780. Il portico fu unito del XVIII secolo, fece anche attaccare basi ioniche alle 20 antiche colonne doriche della navata. L’interno, a tre navate, accoglie il mausoleo di Giulio II, affidato dal papa a Michelangelo. L’opera centrale del monumento è il Mosè che porta le tavole con i dieci comandamenti, un’imponente figura barbuta di grande potenza plastica.

SANTA PRASSEDE (VIA SANTA PRASSEDE)
Basilica costruita intorno al 822 per ordine di Pasquale I e più volte riorganizzata. L’interno, a tre navate, ha un bel pavimento cosmatesco ed è ricco di mosaici bizantini del IX secolo. L’influenza bizantina è netta anche nella cappella di San Zenone, innalzata come mausoleo di Teodora, madre di Pasquale I. due colonne di granito nero collocano l’ingresso e sorreggono una bella cornice. Le pareti e il soffitto a volta sono del tutto decorate con mosaici dorati, la cui bellezza ha valso loro il nome di “giardino del paradiso”.

SANTA SABINA (VIA DI SANTA SABINA)
Costruita sulla cima del colle Aventino nel V secolo, nel luogo in cui ergeva una casa appartenente a una donna di nome Sabina, il cui nome fu ben presto mescolata con il nome della santa, è un tipico esempio di basilica cristiana.
Lavori di restauro e ornamento furono operati nell’824 e nel 1216, infine Domenico Fontana ne riorganizzò l’interno nel 1587. Brillati i battenti del portale, ornati con scene del vecchio e nuovo testamento, risalenti al V secolo. L’interno a 3 navate, è luminoso da bellissime finestre del IX secolo; della stessa epoca sono gli Amboni, il trono episcopale e la schola cantorum.

SANTO STEFANO ROTONDO (VIA DI SANTO STEFANO ROTONDO)
Costruita alla fine del v secolo a pianta circolare, era la copia precisa della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Vi si entrava attraverso un portico a 5 arcate, unito nel XII secolo da Innocenzo II. L’interno è formato da uno spazio centrale accerchiato da due navate concentriche dividese da maestose colonne.
Particolarmente importanti i 34 affreschi che raffigurano i tormenti subite dai martiri cristiani durante le persecuzioni.

TEATRO DI MARCELLO (VIA DEL TEATRO DI MARCELLO)
Cominciato da Cesare dopo la metà del I secolo a.c. fu compiuto nel 12 a.c. da Augusto, che lo intitolò al nipote Marcello. È una grandissima edificio con un diametro di 120 metri, in grado di alloggiare 20.000 spettatori. Presenta due ordini di arcate accumulate che vennero poi limitate nella realizzazione del Colosseo. 12 archi su 41 sono rimasti intatti grazie alla cambiamento, in epoca medievale, del teatro in fortezza e, nel XVI secolo, in palazzo.

TERME DI CARACALLA (PIAZALE DI NUMA POMPILIO)
Innalzate tra il 212 e il 217 dall’imperatore Caracalla, su un area di circa 11 ettari, erano il centro della vita sociale della città. contenevano un ginnasio, due biblioteche, uno stadio, giardini, una galleria d’arte, bagni singoli e piscine comuni. Mostravano scioglimenti architettoniche innovatrici, impiati idraulici perfetti e potevano accogliere oltre 1600 persone.

TERME DI DIOCLEZIANO (PIAZZA DELLA REPUBBLICA)
Innalzate dall’imperatore Diocleziano tra il III e il IV secolo, in estensioni grandiose, potevano ospitare fino a 3000 persone. C’erano 3 piscine coperte, ginnasi, biblioteche, piscine coperte e viali.
All’intermo si vede oggi la chiesa di Santa Maria degli Angeli, alzata da Michelangelo per ordine di Pio IV e in seguito restaurata dal Vanvitelli. Nel vestibolo sono installate le tombe di Salvator Rosa e Carlo Maratta. Vicino alla chiesa si trova il museo delle cere, dove sono rappresentati i più rilevanti autorità dell’ottocento e novecento.
Di grande interesse è il Museo nazionale Romano, preparato in parte nelle terme di Diocleziano, in parte nell’ex convento della chiesa di Santa Maria degli Angeli. Alcune segmenti sono state spostate nel palazzo dell’ex Collegio Massimo, in piazza dei Cinquecento.

TRASTEVERE
È uno dei più particolari quartieri di Roma, contraddistinto da viuzze vivacizzate dalle botteghe artigiane. Gli abitanti si lodano di essere gli unici veri romani, ma le loro origini diverse, romane, ebree ed greche, sembrano contraddire questa pretesa. Rappresentano però un gruppo a parte e parlano un proprio dialetto.
La borgata, assai povero nell’ottocento, oggi sfrutta il suo aspetto particolare a fini turistici ed è luogo di molte trattorie caratteristici.

VIA VENETO
Da Porta Pinciana, che si schiude nella mura aureliane, inizia via Vittorio Veneto, una delle più rilevanti strade della città. si snoda fino a Piazza Barberini, tra alberghi, locali, bar e negozi lussuosi. Negli anni cinquanta fu centro della “Dolce Vita” e luogo di incontro delle celebrità, che passavano qui le loro notti eleganti. La vita notturna è tuttora vivace, per l’esistente di locali frequentissimi.
VILLA BORGHESE
È il più grande e stupendo tra i parchi pubblici della città. Si allarga oltre il Pincio ed ha un superficie di 6 km. istituito nel seicento per il cardinale Scipione Borghese, nel 1901 divenne proprietà di re Umberto I e infine fu offerto alla città. i prati e i viali si spalancano tra laghetti, fontane e boschetti.


COME ARRIVARE A ROMA

IN AEREO (DALL’AEROPORTO ALLA CITTÀ)
L’aeroporto Leonardo da Vinci, posto a Fiumicino, dista circa 36 km da Roma. Una linea ferroviaria congiunge con l’air-terminal, presso la stazione di Roma Ostiense. Questa è unita con scala mobile alla vicina stazione della metropolitana Piramide (linea B). il treno parte ogni 20 minuti.
È possibile arrivare la città anche con l’autobus (fermata all’uscita dell’aeroporto), che arriva l’air-terminal di via Giolitti, posto su un lato della Stazione Termini.
L’aeroporto di Ciampino, 16 km a sud – est di Roma, è lo scale della maggior parte dei voli charter e di alcune linee interne. È legato alla stazione termini da una linea ferroviaria locale e dagli autobus delle linee extraurbane.
La scioglimento più comoda, ma anche più costosa, è data dal servizio taxi, che funziona da entrambi gli aeroporti.

IN TRENO
Tutti i treni internazionali e la maggior parte di quelli italiani fermano alla stazione Termini, in Piazza del Cinquecento, collocata nelle vicinanze del centro cittadino.
Alla stazione Tiburtina fanno sosta, specialmente nelle ore notturne, alcuni treni diretti a sud.

COME CIRCOLARE A ROMA
L’ATAC, l’azienda dei trasporti urbani romani, gestisce la metropolitana, i tram e gli autobus.
Le linee della metropolitana sono due: la prima linea A, attraversa la città dalla periferia meridionale (via Tuscolana – via Appia) alla zona del Vaticano; la seconda linea B, collega la zona est (Rebibbia) con l’EUR, incrociando la linea A presso la stazione Termini.

LA CUCINA
La cucina romana in norma si assimila con quella laziale, non è esageratamente elegante ma è tra le più saporite d’Italia. I piatti più validi sono organizzati con elementi poveri: pasta, frattaglie, trippa di pollo, fave, baccalà, cervella, carciofi, coda di manzo, anche se non mancano piatti ricchi, come il capretto, l’abbacchio, la porchetta e diversi tipi di pesce.
Il pranzo, abituale, inizia con gli antipasti: affettati, sottaceto o verdure crude sottolio, olive, bruschette e frutti di mare. Il vero piatto forte è il primo: spaghetti alla carbonara, penne all’arrabbiata, bucatini all’amatriciana, spaghetti all’aglio e olio, gnocchi alla romana, fettuccine al burro o al pomodoro. Tipici anche le zuppe contadine: pasta con fagioli, con lenticchie o con ceci, oltre agli occhi di patate con sugo di patate.
Tra i caci freschi, mozzarelle e ricotte. Come dessert, macedonia o frutta di stagione, gelato, maritozzi, pangiallo, mostaccioli, cavallucci e torta di ricotta.
Tra i vini separano i bianchi dei Castelli Romani: Frascati, Monteporzio, Marino, Albano, Lanuvio, Genzano, Velletri. Di tipico qualità è la Malvasia di Grottaferrata. Tra i rossi, il Cesanese d’Olevano prodotto nei Castelli, Torre Ercolana, il Baccanale di Campagnano, Velletri rosso riserva e Colle Picchioni.

ROMA DEI BAMBINI
La maggior attrattiva romana per i bambini è senz’altro il Luna-Park dell’Eur che, oltre a una serie di giostre divertenti, ha un laghetto navigabile e un campo da minigolf.
Villa Borghese, il più vasto parco romano, è l’ideale per chi vuole andare in bicicletta, sui pattini, o a farsi una remata sul lago. Interessante il Giardino Zoologico, aperto dalle 8.30 fino al tramonto. Parchi giochi, piste ciclabili e laghetti, sono anche a Villa Ada e Villa Celimontana.
Il villaggio Olimpico ha una pista di pattinaggio e una vasta area attrezzata per i bambini, mentre al parco del Gianicolo vi si tengono spettacoli di marionette.

LA VITA NOTTURNA
Roma è una città molto viva, famoso anche per i suoi opere d’arte anche per essere il centro della “Dolce Vita”. Bar e caffè stanno aperti sino all’uno, mentre i clubs e le discoteche chiudono a tarda notte.
Le sale cimato grafiche sono numerose e propongono sia film di prima visione, appena entrati nel circuito cinematografico, sia film d’autore o di una scarsa diffusione, proiettati nei cineclubs o nelle sale d’essai. Programmi a carattere popolare caratterizzano le manifestazioni cinematografiche che si svolgono d’estate all’aperto.
La stagione teatrale è abbastanza breve, da ottobre e maggio, ma espone più di cento compagnie, che espongono spettacoli di tutti i tipi: commedie di Pirandello, Goldoni, De Filippo, classici inglesi e francesi, rivista, cabaret, teatro politico, sperimentale ecc. Il biglietto può essere comperato il giorno stesso della spettacolo.
La manifestazioni musicali sono molteplici e spesso si sciolgono in ambienti particolarmente affascinanti. Nel corso dell’anno un gran numero di concerti, principalmente di musica classica, si stringono nelle ville antiche o in basiliche. La stagione liriche dura da novembre a giugno al teatro dell’Opera, ma alcune compagnie si esibiscono, in luglio e in agosto, alle terme di Caracalla.

TEATRI
Argentina, Largo argentina, 52
Delle Arti, Via Sicilia, 59
Eliseo, Via nazionale, 183
Nazionale, Via A. De Petris, 51
Nuovo Parioli, via Borsi, 20
Piccolo Eliseo, Via Nazionale, 183
Quirino,
Via Minghetti, 1
Salone
Margherita Bagaglino, via due Macelli, 75
Sistina,
Via Sistina, 129
Teatro dell’Opera
, Piazza Beniamino Gigli, 1
Valle, Via Teatro Valle, 23°

MANIFESTAZIONI
A Roma si tengono diverse manifestazioni che coinvolgono interi quartieri o singole strade, ve ne indichiamo le principali:

Centro pittori in Via Margutta
Si svolge in primavera e in autunno in una delle vie più caratteristiche di Roma, l’edizione natalizia ha luogo in Piazza di Spagna.
Expo Tevere
Si svolge ogni anno tra 15 giugno e 15 luglio sui due lungotevere, tra ponte Cavour e ponte Sant’Angelo; è aperta dalle sei del pomeriggio all’una di notte. La manifestazione è offerta principalmente all’artigianato locale italiano, ma ci sono anche rivendite ambulanti con pasta, olio di oliva, marmellata, liquori e vini a prezzi inferiori di quelli delle rivendite.
Festa de noantri
Questa festa di quartiere viene preparata alla fine di luglio di ogni anno. Trastevere si inonda di bancarelle e di chioschi varie dove si può saziarsi e trovare di tutto.
Fiera della Befana
In piazza Navona, da metà dicembre a Befana, si vendono statuine di gesso, alberi di Natale per il presepe. Luci colorate, dolci, caramelle e pezzi di carbone mangiabile
Mostra dell’antiquariato
Si svolge in via Coronari due volte l’anno, la prima edizione avviene la seconda metà di maggio, la seconda si svolge tra settembre e ottobre.
Sfilata di alta moda di trinità dei Monti
La famosa passerella ha luogo la seconda metà di luglio nella spettacolare scalinata di trinità dei Monti, a sud di Piazza di Spagna, ed è alquanto esclusiva, visto che i posti a sedere sono serbati agli invitati. Dietro, di solito, si affolla il pubblico.
Via Giulia
Questa raffinata strada di Roma è sede casualmente di mostre d’arte e serate speciali durante le quali i negozi di antiquariato e le gallerie d’arte, stanno aperti fino a tardi, offrendo rinfreschi ai visitatori.

NEGOZI E MERCATI
I negozi generalmente sono aperti d’inverno dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30; d’estate dalle 9.00 alle 1.300 e dalle 16.00 alle 20.00. sono chiusi la domenica e il lunedì mattina, ad eccezione di quelli alimentari e quelli di articoli tecnici:
di seguito vi indichiamo gli indirizzi dei principali negozi di alta moda di Roma:

Armani, via Condotti 46
Fendi, Via Borgognona 36°/39
Ferrè, Via Borgognona 42C
Laura Biagiotti, Via Borgognona 43-44
Oltre ai negozi Roma è ricca anche di Mercati all’aperto; di seguito ve ne indichiamo i più caratteristici:

Campo de’Fiori
Posizionata nel cuore della città vecchia, in Piazza Campo de’Fiori è aperto dal Lunedì al Sabato dalle 7.00 alle 13.00. ogni mattina la piazza si colma di colorate bancarelle che rivendono frutta e verdura, carne, pesce e pollame, legumi secchi, fiori e frutta secca. Gli squisiti negozi di gastronomia e i fornai intorno alla piazza compiono la gamma dei prodotti offerti.

Mercato delle stampe, largo della Fontanella di Borghese, aperto dal Lunedì al Sabato dalle 7.00 alle 13.00.
Mercato dei fiori, via Trionfale, aperto al pubblico solo il martedì dalle 10.30 alle 13.00.

Mercato Andrea Doria, via Andrea Doria, aperto dal Lunedì al Sabato dalle 7.00 alle 13.30. bancarelle di frutta, carni, verdura, pesce, pollame, drogheria. Una parte del mercato è consacrata all’abbigliamento e alle calzature.

Mercato di Piazza Vittorio, piazza Vittorio Emanuele II, aperto dal lunedì al sabato, dalle 7.00 alle 14.00

Mercato di Testaccio, piazza Testaccio, aperto dal Lunedì al Sabato dalle 7.30 alle 13.30.

Mercato di via Sannio, aperto dal Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 13.00.

Porta Portese

, Via Portuense e Via Ippolito Nievo, aperto la domenica dalle 6.30 alle 14.00, ci si può scoprire di tutto: abiti, borse, scarpe, attrezzature da campeggio, valigie, asciugamani, lenzuola, pentole, padelle, utensili da cucina, piante.

 

 

 

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